CAPITOLO 1 Napoli, novembre 2019 Emma «Emma! Emma!». Sento il fiato della mia amica sul collo e riluttante sollevo il capo, per incrociare quegli occhi vispi e intelligenti, che schivano le pagine del manuale di filologia romanza, per attirare la mia attenzione. «Si può sapere che vuoi?», le domando, mantenendo il suo tono cospiratorio e sistemando l’evidenziatore al centro della pagina, per non perdere il paragrafo a cui sono arrivata. Il mento grazioso e ben disegnato della mia amica si muove dal basso verso l’alto, indicando un punto alle mie spalle. Aggrotto la fronte incerta, valutando se assecondarla o rinunciare definitivamente al nostro programma di studio per la giornata. «Non fare la scema», scandisce con le labbra, senza suono, cercando il mio sguardo, ostinata. «Voltati! Ora!». Dà enfasi alle parole, sgranando gli occhi, e anche se so che me ne pentirò, la accontento: torco il collo e guardo alle mie spalle. «Professore!». «Professor De Santis, buongiorno!». La tizia accant...
Blog diretto e curato da Marianna Vidal Parliamo di romanzi (soprattutto i miei), di storie, di sceneggiati, di storie tratte dai libri che prendono vita sullo schermo, con la rubrica "Ciak si legge".