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L'estate d'inverno

 Il Paradiso delle Signore, puntata 1


In questi giorni di riposto forzato, con la fine delle puntate della terza stagione e in attesa delle nuove, vi consiglio di rivedere su Rai Play la prima stagione de Il Paradiso delle Signore con il fascinoso Pietro Mori, interpretato dal bravissimo Giusppe Zeno e la bellissima e volitiva Teresa Iorio (Giusy Buscemi). Sarà divertente scoprire personaggi che in qualche modo ritornano anche nel daily, anche se un po' cambiati. Per non parlare di Vittorio Conti prima versione... Non sapete quanto darei per sbirciare le puntate con Marta... Sarebbe divertente vedere le sue reazioni, quando Vittorio correva dietro a tutte le sottane più graziose, prima di essere folgorato da Teresa, una versione di Angela e Gabriella insieme.
Iniziamo con la prima puntata, L'estate d'inverno. Siamo nel 1957. Teresa Iorio è una bellissima siciliana che, dopo aver pubblicamente umiliato il fidanzato, il figlio del Sindaco del paesino dove vive, reo di avere una relazione adulterina con la moglie del farmaciasta, viene mandata dal padre a Milano, a casa degli zii, in attesa che i pettegolezzi si plachino e lei possa sposare l'ottimo partito. Teresa, però, non ha nessuna intenzione di impalmare il promettente e prepotente giovane, così, approfitta dell'occasione di allontanarsi dalla sua terra per cercare la sua strada. 
Una volta giunta a Milano, però, le cose non vanno affatto come sperato. In stazione non c'è nessuno ad attenderla. Senza scoraggiarsi cerca un passaggio, ma in strada un ladro prova a rubarle la valigia e lei reagisce con violenza, prendendo a borsettate il delinquente, che viene messo in fuga dall'arrivo provvidenziale di un distinto signore che ha appuntamento con degli operai alle prese con un grosso sole in legno. Teresa non reagisce bene all'ingerenza dell'uomo che si preoccupa di soccorrerla, perché con le sue attenzioni ha permesso al ladro di allontanarsi.
Non sa che l'uomo che ha appena incontrato è Pietro Mori, il proprietario de Il Paradiso delle Signore. Sola e senza un passaggio, chiede aiuto agli operai che si apprestano a partire. Gli uomini si rendono disponibili a portarla a destinazion, se accetta di sistemarsi a cascione, insieme al grosso sole, accettando di fermarsi qualche istante al grande magazzino per la consegna, prima di ripartire. Ok, risponde Teresa. In fondo, non ha nulla in contrario, se alla fine riuscirà a raggiungere il negozio di suo zio, Vincenzo Iorio.
Al Paradiso, vinta dalla curiosità e attratta dalle luci e i tanti colori di quel posto pieno di gente, Teresa scende dal camion e si intrufola al Paradiso, dove conosce Vittorio Conti, un giovane di bell'aspetto, dalla parlantina facile e l'animo gioioso. Vi dice niente?
E' una breve apparizione, prima che il capo operaio la recuperi, per condurla a destinazione. Qui le cose non vanno meglio. Quando arriva, i carabinieri hanno appena arrestato suo zio, reo di aver dato fuoco a un furgone di un certo Pietro Mori, il proprietario del grande magazzino dove è entrata poco prima. Sua zia è disperata. Pietro Mori, con i suoi affari, li sta rovinando e ora ha anche accusato ingiustamente suo marito.
Questo Pietro Mori è davvero una brutta persona pensa Teresa che l'indomani si reca al Paradiso per parargli. Qui rivede la ragazza che la sera prima è passata a salutare sua zia. Anna Imbriani è un ex dipendente di suo zio che si è licenziata per lavorare come Venere nel grande magazzino del famigerato Mori. E' a lei che chiede dove possa trovare il titolare. Anna prova a fermarla, ma lei non si lascia intimorire e sale ai piani alti, dove scorge la porta del titolare. Bussa ed entra. Scopre così che Pietro Morti altri non è che il tizio che l'ha soccorsa e intralciata a pochi passi dalla stazione. Mori è visibilmente compiciuato di rivederla, ma non sa ancora che la giovane che ha davanti altri non è che la figlia del commerciante che ha dato fuoco al suo camion, che con una certa veemenza gli chiede di ritirare la denuncia, perchè suo zio è innocente. Signorina Iorio, l'ho visto con i miei occhi appiccare il fuoco!
Non importa. Ritiri lo stesso la denuncia, perché è colpa sua se mio zio ha fatto quello che ha fatto. Non ho alcuna intenzione di assecondarla le assicura Pietro che, dopo qualche istante, in presenza del suo fido ragioniere, il signor Galli, le dice: Si vede che è una brava ragazza, ma se vuole davvero aiutare suo zio, si trovi un lavoro.
L'idea non è affatto sconclusionata, pensa Teresa che scendendo al piano terra scopre delle ragazze in fila. "Cosa sta succedendo?", chiede a una delle presenti. Sono in corso le selezioni per diventare una Venere. Quale migliore occasione per ascoltare il consiglio di Mori? A contenderle il posto ci sono diverse ragazze. Alcune più simpatiche, altre più ostiche. La signorina Mantovani poi, la capocommessa, è davvero insopportabile. Rigida e seriosa la guarda con disapprovazione. Il colloquio di lavoro è uno spasso. Teresa non ne sa nulla di moda e risponde a casaccio alle domande della Mantovani che la invita senza ripensamenti di lasciare il posto a un'altra. Umiliata e scossa prima dall'incontro con Mori e poi con la Mantovani, si affretta a lasciare il Paradiso, ma Vittorio, il pubblicitario che ha incontrato il giorno prima, alle prese con l'allestimento della vetrina la ferma, con una battura improvvisata che la manda su tutte le furie. Quel sole è finto, non cambia mai con il passare delle ore, come tutto quello che c'è in questo posto! Una battura inferocita che fa scattare qualcosa nella mente di Vittorio che sale al piano superiore e comunica ai suoi due collaboratori: dobbiamo fare in modo che il sole tramonti. E' una pazzia? No, c'è un modo e spetta a loro trovarlo.
Vincenzo Iorio non è il problema principale di Pietro Mori che è alle prese con la banca che non vuole concedergli nuovi finanziamenti e anzi chiede la restituzione del prestito in tempi molto brevi. Sorpreso Pietro decide di andare a parlare con il derettore della banca Mandelli che lo riceve con il suo collaboratore e futuro genero. A lui non interessa la linea di produzione innovativa de Il Paradiso. Vuole i soldi indietro e subito. Una richiesta davvero insolita, per un'azienda che è florida, ma la questione non è economica, ma personale e Pietro lo sa. Non è però sua abitudine piangersi addosso. Così, cerca una soluzione, ma pare che Mandelli non si sia limitato a chidergli la restituzione del prestito, gli ha fatto terra bruciata con le altre banche e ha mosso le sue pedine, attraverso il suo uomo di fiducia, un certo Cazzaniga per assicurarsi che i fornitori non gli consegnino la nuova merce, se non pagherà a consegna. Di solito gli permettevano di saldare a trenta giorni, ma questa volta non lo faranno. Pietro prova a convincerli, ma senza esito. Così fa l'ultima cosa che vorrebbe fare. Bussa alla porta di una vecchia conoscenza, un certo Jacopi. Un soggetto losco che gli presta il denaro a un tasso di interessi stratosferico. Nonostante tutto Pietro accetta, per prendere tempo.
Al Paradiso tanti sono i personaggi che ruotano intorno al grande magazzino. Oltre a Vittorio e ai suoi collaboratori, alle Veneri e al ragioniere, ci sono i magazzinieri con a capo il capomagazziniere e Quindo, una versione di Rocco, anche se un po' diverso.
Mentre il capacomagazziniere arrotonda lo stipendio con la vendita di contrabbando delle sigarette che ospita nel magazzino all'insaputa di Mori, Quinto sogna di studiare come perito e di sposare Anna, l'ex commessa della famiglia Iorio. Solo che lei ha ben altre ambizioni e anche se accetta i suoi regalini e le sue mille attenzioni, non ha nessuna intenzione di impegnarsi con lui.
Pietro rientra al Paradiso e scopre che il sole ha cambiato colore. L'idea gli sembra brillante e si congratula con Vittorio che non si prende il merito, parlandogli della persona che ha avuto l'intuizione. La tua amata Mantovani è molto sopravvalutata gli dice, perché alle selezioni ha scartato la ragazza che mi ha permesso di realizzare questa idea... Davvero? Ma chi è? La Mantovani interpellata è incredula. Signor Mori, era del tutto indatta. Ha scritto delle cose assurde nel suo compito scritto... Posso leggerle? Le motivazioni che la spingono a fare la selzione? Lavorare nello studio del dotto Mori, per prendere le decisioni e decidere come disporre le cose... Qualcun altro forse si sarebbe indignato, ma non Pietro che sorride, chiedendo alla sua capocommessa di richiamare la ragazza, con grande soddisfazione di Vittorio. La Mantovani non è daccordo, ma tace. Così Anna è incaricata di comunicare alla nostra protagonista che è attesa al Paradiso per la prova pratica. Sorpresa Teresa accetta di seguirla, ma per non impensierire sua zia le tace il motivo reale per cui si allontana da casa ed è qui che Vittorio presenta a Pietro la ragazza del sole. Inizia così il triangolo amoroso di questa stagione de Il Paradiso.

Commenti

  1. Teresa era molto di più di Angela e Gabriella messe insieme a mio parere, aveva una vitalità, un'energia e una parlantina...
    Quel triangolo era scritto davvero bene e dico una cosa con molta sincerità, era difficile schierarsi, essere o team Pietro o team Vittorio perché erano due personaggi scritti benissimo con molto fascino entrambi ed entrambi a loro volta arricchivano Teresa anche se in modo diverso, facevano uscire lati diversi di lei.
    Purtroppo rimpiango da morire il Vittorio di allora perché il daily a mio parere ha fatto perdere l'essenza del personaggio: libero, moderno, divertente, conquistatore, estroverso, fantasioso.
    Lo hanno in qualche modo "pietrizzato" trasformandolo in imprenditore, lo hanno imborghesito (e guarda caso ha pure sposato un'ereditiera ricca anche se Marta non è una rampolla viziata ma ricca comunque lo è), reso bigotto, ingessato, il problema è che non è quella l'essenza. Pietro aveva quel fascino misterioso e tormentato dal passato ma aveva anche quel carisma da imprenditore e da colui che si sporca le mani a volte, Vittorio non ha proprio quella cifra distintiva.
    E poi diciamoci la verità, nel cuore di Vittorio, nessuna può competere con quello che lui ha provato per Teresa, né Andreina, ma nemmeno Marta.
    Anna

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    1. Infatti mi piacerebbe molto vedere come reagirebbe Vittorio rivedendo Teresa a Milano. Sono almeno due anni che spero, ma per il momento nulla. Neppure un cenno a Teresa, per farci sapere che fine ha fatto. Un vero peccato, perché era un bellissimo personaggio. A me piaceva moltissimo.

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    2. Beh credo che nessuna possa occupare nel cuore di Vittorio il posto che occupava Teresa. Non conta il fatto che lei non lo amasse e che amava Pietro, contano i sentimenti che provava lui e che poi non ha provato per nessun'altra.
      E poi ripeto averlo in qualche modo "pietrizzato" non funziona con un personaggio come quello di Vittorio, che in tal modo ha perso la sua essenza.
      Teresa aveva tante caratteristiche sommate in sé: vitalità, energia, voglia di fare, carisma, bellezza, in un certo senso era l'equivalente al femminile del Vittorio di allora, è per questo che secondo me nessuna può competere con lei nel cuore di Vittorio. Aveva un po' quella "fame" in positivo della ragazza che voleva emanciparsi che sia a Marta e sia a Andreina sono sempre mancate. E' per questo che il rapporto con Marta è noioso, manca di slancio, di passione.
      Anna

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    3. Forse solo Teresa riuscirebbe nell'"impresa" di "risvegliare" in lui il vecchio Vittorio rispetto al Vittorio banale, politicamente corretto e conformista del daily.
      I Vittorta secondo me sono una delle coppie più soporifere del daily, insieme ai Cattegrino e ai Salvariella: mancano proprio di contenuti insieme, si annullano a vicenda.
      Anna

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