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Il Paradiso delle Signore - puntata 30

  


Federico si prepara ad andare al lavoro, ma uno scambio di battute con zia Ernesta mette in allarme Silvia che attende l’allontanamento del figlio per chiedere a sua zia: Quale documento Federico ha dovuto portare alla contessa Sant’Erasmo? La sua cartella clinica! Silvia balza in piedi. Scusa zia, ma mi sono ricordata di un’incombenza che devo risolvere ora.

Preparatasi, la nostra signora Cattaneo si reca in villa Guarnieri e affronta la nostra contessa che le chiede, in modo diretto: Federico è figlio di Umberto? No, le assicura Silvia, considerando chiusa la faccenda.

Roberta continua ad avere dubbi sulla sua decisione, se partire o meno. Gabriella è sicura che al momento opportuno farà la scelta giusta, ma Laura insiste che non c’è una scelta da fare. Deve andare a Bologna. Tu parli così, perché non sei innamorata l’accusa Gabriella, ma Laura le risponde decisa: anche l’amore è una scelta.

Nonostante tutto, quando la nostra stilista raggiunge Salvatore in laboratorio, per ringraziarlo dell’aiuto che le ha dato, la prima a turbarsi per l’intimità che si è creata tra Salvatore e Laura, impegnati a esprimere la stima che l’uno nutre per l’altra, è Gabriella, ma alle parole di Salvatore, che loda il talento della nostra stilista e quello di Tina, sua sorella, è Laura a rabbuiarsi, perché il nostro Amato non ha pensato a lei. Insomma, è davvero anche l’amore una scelta?

Ciclista maschio o ciclista femmina? Sono iniziate le votazioni al Paradiso e due schieramenti opposti sono capitanati da Irene per Galina Yermolayeva e Rocco per Sante Gaiardoni.

I numeri di partenza favoriscono Irene, perché le donne al Paradiso sono la maggioranza, ma il nostro Amato riesce a ottenere che votino anche Salvatore e Marcello che, pur non essendo dipendenti del grande magazzino, è come se lo fossero.

Agguerrito il nostro magazziniere cerca di attirare dalla sua parte anche Maria, che però non si lascia persuadere.

Irene lo accusa di corruzione, Rocco si difende e i toni si alzano così tanto che Vittorio esce dal suo ufficio, incredulo, mettendoli a tacere, ma per rabbonire Irene le spiega che lui si asterrà dal voto. Dunque le donne potrebbero ancora vincere.

In serata arriva il verdetto: vince per un solo voto… Galina Yermolayeva!!! Le donne esultano e Rocco si dispera. Zia Agnese ha votato Gaiardoni, mi ha dato la sua parola, si scervella. Dunque, questo significa che qualcuno tra noi non si è comportato bene… Il suo sguardo si posa su Armando ed esclama incredulo: ha votato per la Gallina!!! Ammetto, ho votato in favore delle donne. Questo è un negozio femminile… Non ci posso credere. Questo è alto tradimento, ma la votazione è andata e non si può più tornare indietro.

Hai votato la comunista, Agnese fa notare ad Armando, specificando: io ho votato Gaiardoni per te. Ed io ho votato Galina Yermolayeva per la signora siciliana! Lo sguardo che si scambiano è pieno di sentimenti.

La sera è scesa sulla città e Roberta, tornando a casa, si ritrova a camminare su un tappeto di rose, costeggiato da candele. Un sorriso le piega le labbra e la voce di Marcello riempie l’etere, con un sonetto di Shakespeare sull’amore.

Cosa ti è saltato in mente? Chiede la nostra Venere innamorata al suo Barbieri. È il mio modo per dirti quanto sono felice per la tua decisione di non partire per Bologna.

Nel pomeriggio, infatti, Roberta ha preso la sua decisione: tra la ragione e il cuore ha scelto il cuore.

Zia Ernesta e Silvia preparano la tavola, ma l’umore della nostra signora Cattaneo è nelle scarpe. Dopo lo scontro con la contessa si è recata al Paradiso per condividere le sue ansie con Luciano, ma lo ha scorto in pausa pranzo con Clelia, in un’amorevole conversazione, e si è sentita sola e impotente. Tornata a casa, ha taciuto con la zia, per non sentirsi ripetere quanto sia ingiusto suo marito, ma all’ennesima domanda di sua zia sul suo amore, glielo dice: ho visto Luciano con l’altra donna. Con Clelia, dillo! Non sono mica stupida! È chiaro che è lei. Non importa, le assicura Silvia, che ha nel cuore un peso ben maggiore. Ha paura che la verità, in qualche modo, venga fuori e l’arrivo di Stefania, senza Federico, invitato a cena da Umberto, le sembra la conferma.

Il nostro Commendatore, infatti, è tornato da Roma pieno di buoni propositi e ricordandosi del portasigari, si reca al Paradiso per recuperarlo. Qui incontra Vittorio e Federico e inizia a parlare di alcuni importanti investimenti che riguarderanno anche il settore moda. Il nostro Conti è molto interessato, così Vittorio coglie l’occasione per invitare lui e Federico a cena in villa, ma il nostro direttore è costretto a rifiutare per non lasciare solo Pietro. Federico, però, può venire, così inizi a spiegarlo a lui.

Peccato che al rientro in villa, la contessa che ha atteso tutto il giorno per parlare con Umberto, è di pessimo umore e con la scusa di una terribile emicrania si congeda. Federico comprende subito che non è il caso di restare e così il nostro banchiere può mettersi alla ricerca della cognata. La trova nel suo studio.

Si può sapere, perché sei stata così scortese con quel ragazzo? Federico è tuo figlio? va subito al sodo la cognata. Come ti viene in mente una cosa simile? Umberto, non mentirmi! Abbiamo condiviso dei figli, dei lutti e anche quello che è accaduto in America, ma se mi menti adesso è finita. Ho le prove di quello che ti dico… Per cui, te lo chiedo ancora una volta: Federico è tuo figlio? Sì, è mio figlio.

Si conclude così l’ultima puntata della settimana e per avere conferma delle ragioni che spingono la contessa a interessarsi alle origini di Federico Cattaneo dovremo attendere lunedì, ma da quello che si è lasciata sfuggire con Silvia, il problema sembra innanzitutto economico.

Per quanto riguarda il resto della puntata, mi sono divertita molto a seguire Irene e Rocco. Ho sospirato al posto di Roberta, perché Marcello è fantastico, ma ho anche il magone, perché la scelta della nostra ingegnera non mi sembra definitiva e questo mi lascia pensare che alla fine andrà via, con mio enorme dispiacere.

Quanto al resto, ho provato grande tristezza per Silvia, che si è vista sola e con il peso della faccenda di Federico, ma per una volta ho guardato con piacere i progetti di Clelia e Luciano che discutevano sull’arredo della nuova casa presa in affitto.

Ditemi quello che volete, ma a me la zia Ernesta piace un sacco e crea movimento in famiglia, spingendo Silvia a reagire, non puntando a una nuova vita (ma consideriamo anche l’età e la mentalità), ma spronandola a non abbattersi, ma a combattere.

La contessa, invece, mi sembra coerente con se stessa e protettiva nei confronti del suo nucleo, anche se, conoscendo Marta e Riccardo, accoglierebbero a braccia aperte il nuovo arrivato, senza farsi tanti problemi. Ma il nuovo arrivato, poverino, come reagirà alla scoperta di non essere figlio di Luciano?

Alla prossima.

Buon fine settimana!

Commenti

  1. Marianna Vidal, io non so se per Adelaide sia un problema di soldi: allora i figli illegittimi non esistevano per lo stato, non si potevano riconoscere (siamo al 1961 e alla riforma del diritto di famiglia mancano più di dieci anni) quindi non credo sia un problema economico. Il fatto è che era uno scandalo un figlio illegittimo anche se i Guarnieri non si fanno molti problemi in quanto a scandali, era uno scandalo per Silvia che da sposata (probabilmente lo era già o poco mancava) si è fatta mettere incinta da un uomo sposato che non era il marito, lo sarebbe per Federico, lo sarebbe per Umberto, a tutti conviene tacere in tal senso. A chi verrà davvero stravolta la vita sarà Federico. Anche se devo dire che non sottovaluterei Umberto: Umberto per la prima volta nella sua vita sembra ragionare non solo con il conto in banca ma anche con il cuore, ho l'impressione che lui vorrà sempre di più dal rapporto con il figlio ritrovato: in fondo la vita gli sta dando anche un'altra opportunità di essere padre e lui non può fare a meno di interessarsi a Federico. Io apprezzo molto la complessità del personaggio di Silvia, ha davvero tanti lati, è piena di sfumature: ma diciamocelo, oggi finalmente raccoglie quello che ha seminato. Lei ha sempre desiderato solo una cosa nella vita: un matrimonio che fosse un lasciapassare per la vita da ricca e non lo ha ottenuto. Non ha mai amato suo marito e nemmeno Umberto se è per quello e in fin dei conti nel bel mondo però in qualche modo ci sono entrati i suoi figli e la nipote. Lei si può dire soddisfatta? Lei è rimasta con un pugno di mosche in mano, però sono i risultati di quello che ha "seminato". Certo che fosse stata una donna diversa, avrebbe potuto avere qualcosa di diverso, però Silvia è quello che è e non bisogna dimenticare che non è nemmeno stata questa grande madre e anche i figli hanno la loro vita. Credo che abbiano ragione sia Gabriella che Laura: l'amore è entrambe le cose, forse per certi aspetti è una scelta ma per altri non lo è proprio

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