Zia Ernesta a colazione dice a Federico che deve essere orgoglioso di essere stato accolto nell’alta società, ma mentre Stefania cerca di capire quando riuscirà a vedere il Circolo, Silvia è preoccupata e rimasta sola con la zia la zittisce, assicurandole che suo figlio presto perderà ogni interesse per l’alta società.
A casa Conti arriva una telefonata di Beatrice che parla con suo figlio: il colloquio di lavoro è andato bene. Farà la dattilografa. Ovviamente ha mentito, ma il figlio lo ignora ed è felice per lei. Così lo confida anche a un elegantissimo zio che ha un appuntamento in università, dove deve incontrare la professoressa di Roberta, per contattare Galina Yermolayeva.
A proposito di Roberta, Armando, passato per la caffetteria, mette la pulce nell’orecchio di Marcello: è preferibile avere rimorsi, piuttosto che rimpianti. Roberta potrebbe pentirsi della sua scelta. Ma se le ho detto in tutte le lingue del mondo di partire! esclama il nostro Barbieri. Lo so, tu sei stato perfetto, ma sono scelte che pesano su un rapporto.
Anche le Veneri reagiscono con stupore alla decisione della loro collega di non andare a Bologna. Come se questo non bastasse, anche Vittorio e Armando, in caffetteria, in pausa pranzo, parlano dei mille talenti della Yermolayeva, che non ha mai mollato. Anche Marta, sostiene Vittorio, gli ha raccontato che in America le donne non rinunciano alle loro ambizioni per l’amore…
Così Marcello in serata giunge alla conclusione che, tra lui e Roberta, è lui che deve sacrificarsi, partendo con lei. Andranno insieme a Bologna. Armando sembra un po’ perplesso ma tace ammirato dalla forza dell’amore.
Gabriella ha avuto un nuovo incarico: entro venerdì deve presentare un capo da esporre in vetrina che invogli le clienti a interessarsi al ciclismo.
Sembra una sfida impossibile, ma l’idea giusta le viene dopo aver parlato con le Veneri ed essersi confrontata con Agnese e Cosimo: un paio di pantaloni con laccetto che possono essere comodi per attività sportive ed eleganti una volta allentata l’arricciatura della piega del pantalone.
Vittorio osserva Gabriella sfilare con un prototipo e dà il suo avallo.
Umberto e Adelaide parlano di Federico. La nostra contessa non si lascia sfuggire qualche battutina sull’ennesima menzogna che Umberto le ha rifilato, ma la preoccupazione principale è la reazione di Marta e Riccardo. Per amore dei loro ragazzi è bene che nessuno scopra che Federico è un Guarnieri. È quello che la nostra contessa ribadisce anche a Silvia, quando si reca a casa Cattaneo a riconsegnare la cartella clinica.
Silvia è spiazzata e molto turbata. Zia Ernesta, che si è incrociata di sfuggita con la contessa, nell’ingresso di casa, nota il disagio della nipote e prova a farla parlare, ma lei non si lascia andare. La sera, però, quando la zia la sorprende al buio, in soggiorno, mentre cerca di nascondere la cartella clinica di Federico, da cui tutto ha avuto origine, ha un crollo e confessa tutta la verità a zia Ernesta che diversamente da quanto pensava Silvia non la giudica, ma le ricorda che le vuole bene. Tu eri solo una ragazzina ingenua, mentre quel Guarnieri… È lui il viscido… Oh, zia! Ho rovinato tutto! Ho perso Luciano e rischio di perdere anche Federico.
Non accadrà, vedrai, la rincuora abbracciandola.
I punti salienti di questa puntata sono la posizione di Adelaide, decisa a fare finta che Federico non esista, lo sfogo di Silvia e la decisione di Marcello.
Adelaide è chiaro che perderà nello scontro con l’affetto che Umberto prova per Federico, perché una cosa è non sapere di avere un figlio e l’altra è sapere, scorgendo delle somiglianze caratteriali nella persona che ha i nostri stessi geni.
Per non parlare poi delle variabili che potrebbero portare Federico a scoprire comunque le sue vere origini…
Spero solo che, quando e se accadrà, il nostro giovane Cattaneo si dimostri all’altezza della situazione, ricordandosi che Silvia è comunque sua madre e che Luciano è stato per lui un buon padre.
Per quanto riguarda Silvia, sono contenta che si sia confidata con la zia che ancora una volta si è rivelata migliore del suo caratteraccio: ha definito Luciano un signore e ha dato prova alla sua nipotina che non c’è errore che tenga per il suo affetto incondizionato.
Marcello, invece, ha pensato di sacrificare tutto per seguire l’amore della sua vita. Ha detto che lui un posto da barista lo trova anche a Bologna, ma lui non è solo un barista. Lui è proprietario di una caffetteria insieme ad altri due soci. Dunque, Roberta non deve sacrificarsi e lui sì? E se un giorno, sotto lo schiocco della frusta, Marcello pensasse che l’amore di Roberta non è poi stato abbastanza?
Marcello ripensaci o Roberta imponiti! All’epoca, poi, sarebbe stata lei a sacrificarsi e non certo lui. Pur restando a Milano, Roberta, come le ha fatto notare Irene, guadagnerebbe davvero più di Marcello, come ingegnera, con gli agganci dei Guarnieri… Oggi sarebbe diverso, ma allora con buone conoscenze, pur tenendo conto delle resistenze di qualcuno ad affidarsi a una donna, qualcosa combinerebbe, mentre a Bologna dovrebbe solo sperare di restare nell’ambito universitario… Roberta, resta e Marcello taci. Lasciamo le cose come stanno, non solo, perché è più credibile, ma anche perché sarebbe un vero peccato perdervi!
A domani.
Comunque capisco benissimo Adelaide. Lei cerca di difendere i suoi ragazzi, i suoi figli, perché Marta e Riccardo sono i suoi figli per lei. E poi bisogna considerare i tempi e mettersi nell'ottica di Adelaide: Marta e Riccardo non sono solo dei Guarnieri, sono dei Sant'Erasmo, sono i figli dell'uomo che ama che lei ha cresciuto come suoi, ma sono anche i figli della sorella. E' ovvio che ragionando con la mentalità dell'epoca, Federico per lei è un figlio illegittimo che di valore non ne ha ma ovviamente c'è il fattore Umberto e secondo me è proprio lui la variabile "impazzita" in questa storia,
RispondiEliminaDiciamo le cose come stanno: colei che ha il vero interesse a stare zitta in questa storia è Silvia, è lei che rischia lo scandalo più grande. Quanto a Federico si saprebbe che è un figlio illegittimo, ma intanto i ricchi a quei tempi ne avevano e poi lui il suo di padre lo ha comunque. Persino Luciano non ne esce male, perché gli è stato rifilato un figlio illegittimo e lui lo ha comunque cresciuto e ora si se ne è andato di casa, ma è avvenuto dopo vent'anni e poi lui è un uomo e Silvia è una donna e per la mentalità di quell'epoca è rilevante