A casa Conti Beatrice continua a voler partire per andare
sulla neve, ma Serena si oppone. Vuole restare a Milano con lo zio, soprattutto
ora che il padre non c’è. Così anche la mamma cede, per la gioia di Pietro.
Luciano prova a convincere suo figlio a trascorrere il
Natale con Silvia, ma lui gli risponde che non sa se lo farà. Federico, marito
e moglie possono lasciarsi, ma madre e figlio restano tali per tutta la vita.
Sì, so che hai ragione, ma mi sento sotto pressione. Tutti mi tirano per la
giacca. Chi mi vuole qui, chi mi vuole lì e chi a Saint Moritz. Immagino di
sapere chi sia a volerti a Saint Moritz, osserva Luciano.
Scusa, papà! Non scusarti. Io non voglio farti pressioni, ma
rifletti su quello che ti ho detto.
Adelaide non crede alle sue orecchie. Non si rende conto di
quanto egoista sia la sua scelta, dice a Beatrice che nonostante le accuse e la
bassa insinuazione di volersi intromettere nel matrimonio di Vittorio, mantiene
la calma e la ringrazia per la sua generosa offerta. Nonostante tutto, credo di
poter rivendicare il diritto di scegliere come trascorrere il Natale…
In negozio Carletto e Serena si aggirano tra i banconi, contendendosi
l’attenzione di Stefania, quando arriva lo strano signore che il giorno prima
si è intrattenuto con le Veneri e racconta loro una storia di Natale che
cattura l’attenzione dei bambini.
Marcello arriva in ritardo in caffetteria. Ancora una volta
è di pessimo umore. Così Salvatore lo fronteggia, invitandolo a confidarsi, ma
lui non lo fa. Si offre di portare i panettoni al Circolo, ma una volta lì, si
accorge di non avere con sé la bolla e così il maître gli dice di non poterlo
pagare. Marcello alza la voce e Lucrezia gli si avvicina per salvare la
situazione.
Il Babbo Natale trovato da Clelia si presenta da Vittorio e
ottiene l’incarico, ma sceso in negozio si scontra con i bambini che gli fanno
cadere sul costume un dolcetto e invece di mostrarsi tollerante, come si addice
al ruolo, si mostra molto intransigente, attirando l’attenzione di Vittorio che
lo licenzia. Il Natale però è prossimo e un Babbo Natale urge… Vittorio scorge
in negozio il signore che prima parlava con i bambini e gli propone di vestirsi
per i giorni di Natale. L’uomo, un maestro elementare, a caccia dell’angelo che
gli ha rapito il cuore, accetta volentieri.
Il maître del circolo informa Salvatore dell’accaduto che si
scusa per Marcello e manda i suoi ringraziamenti a Ludovica a cui regala anche
un panettone di Laura, ma appena vede il suo amico rientrare lo fronteggia,
chiedendogli di cambiare atteggiamento, perché così danneggia il lavoro di
tutti e tre. Marcello infastidito si scioglie il grembiule, licenziandosi.
Zia Ernesta si reca al Paradiso per parlare con Federico che
l’accusa di lasciarsi manipolare da sua madre. Così mi offendi, gli fa notare Ernesta.
Quello che tu valuti come una manipolazione, io la considero umanità e se uno
scrittore non conosce questa parola difficilmente sarà una buona penna e
soprattutto un uomo in gamba. Detto questo lo lascia al suo lavoro.
Al Circolo il maître si avvicina a Ludovica per ringraziarla
a nome della caffetteria e Cosimo, incuriosito le chiede spiegazioni. No, niente,
Marcello Barbieri ha avuto un disguido con l’amministrazione ed io mi sono
fatta da garante. Gentile da parte tua. L’ho fatto per Angela, gli spiega.
Anche con lei non mi sono comportata bene, liquida la faccenda, per poi
cambiare argomento: cosa farai a Natale? Come fidanzato modello: vigilia con la
famiglia di Gabriella e Natale con i miei. Che noia! Ludovica si scioglie in
una risata.
Scende la sera su Milano e Beatrice bussa a casa di Vittorio
che è in procinto di raggiungere i suoi nipotini in trattoria. È successo
qualcosa? Chiede alla cognata. Sì, al circolo mi hanno affidato il turno di sera,
per la vigilia di Natale. Cosa? Ma non ti avevano dato le ferie? Questo è
successo prima che io rifiutassi la vacanza sulla neve. Non posso crederci! sbotta
Vittorio, realizzando chi ci sia dietro tutto questo. Me ne occupo io. No,
Vittorio, davvero… Nessuna obiezione, le chiarisce il nostro direttore.
A casa di Silvia, zia Ernesta e Stefania hanno preparato il
brodo. Provano a convincere Silvia a cenare con loro, ma lei rifiuta. Così
Ernesta passa all’azione: cosa dirai a Federico, quando giovedì passerà il
Natale con noi? Federico non verrà, si irrita la padrona di casa, ma lei
insiste: gli ho parlato oggi e mi ha assicurato che verrà. Davvero? Il viso di
Silvia si illumina e anche il suo appetito torna. Vado a prendere del vino.
Zia, perché le hai mentito? la incalza Stefania. Sai come ci resterà male,
quando lui non verrà? la invita a riflettere la nostra Venere, ma Ernesta non
ha dubbi: lui non lo sa ancora, ma verrà.
A villa Guarnieri Adelaide fa una ramanzina a Umberto per la
sua ossessione di inserire in famiglia Federico, ma Italo la interrompe per
annunciare l’arrivo di Vittorio.
Caro, che piacevole sorpresa. Sono venuto per chiedere
spiegazioni sull’assegnazione dei turni al Circolo. Oh, ma non me ne occupo io.
Non importa chi se ne occupa. Beatrice non lavorerà alla vigilia di Natale, le
chiarisce. È una vedova che passerà il Natale con i suoi figli e quanto a noi,
vi auguro buon Natale, perché non lo trascorreremo insieme.
Ludovica passa per la Caffetteria, dove Marcello è tornato
strisciando e chiedendo perdono a Salvatore, per ritirare il suo panettone. È,
ovviamente, solo una scusa per vedere il suo barista preferito a cui confida di
aver litigato furiosamente con sua madre e di stare malissimo per questo.
Telefonale, la incoraggia Marcello. Dille tutto quello che hai detto a me e vedrai
che tutto poi andrà meglio. E se non succedesse? Guarda quante bottiglie di
liquore abbiamo alle nostre spalle, la canzona amaramente il suo confidente.
Il misterioso signore che si aggira per il Paradiso in cerca
della sua bella bionda regala ogni giorno qualche cenno su di lui. Oggi abbiamo
scoperto che nella vita di tutti i giorni fa il maestro ed è bravissimo con i bambini,
tanto da accettare il ruolo di Babbo Natale.
E mentre Marcello si trascina nel suo dolore, Silvia è
sempre più l’ombra di se stessa. Non so come farà zia Ernesta a convincere
Federico ad andare da sua madre, ma sarà un piacere scoprirlo. Mi è piaciuta un
sacco, quando ha tenuto testa a suo nipote, spiegandogli che l’umanità è qualcosa
che ha ben poco a che fare con la manipolazione. Come ho adorato Beatrice che
con una classe maestosa ha tenuto testa a un’insopportabile Adelaide che, nel
tentativo di difendere sua nipote, ha provato a manipolare una madre,
tacciandola di egoista. Lì ho pensato che la mancata maternità era evidente. In
altre situazioni, adoro la contessa, ma in questa circostanza non si è affatto
comportata bene e ha fatto benissimo Vittorio a metterla al suo posto. Non si
possono calpestare i sentimenti altrui, per i propri, senza tener conto delle
conseguenze. Doveva essere Marta a dire a Vittorio di preferire la sua famiglia
a quella di suo marito, ma Marta non lo farebbe mai, perché sa che è un momento
particolare nella vita dei Conti e di Natali a Saint Moritz ne potranno
trascorrere a bizzeffe.
Speriamo che con il nuovo anno il clima generale al Paradiso
migliori, perché la pandemia ha depresso pure i poveri autori che nello
scrivere hanno trasmesso un po’ lo stato d’animo abbattuto che abbiamo avuto e
abbiamo tuttora anche noi in questo periodo difficile. Invece noi vogliamo
evadere…
Per oggi è tutto. A domani.
Li il problema è che Adelaide teme per il matrimonio della nipote: Marta non c'è e non può avere figli e la contessa teme che Vittorio si affezioni troppo ai nipoti e all'altra sua famiglia. Poi lo fa alla maniera Adelaide, non sarebbe lei se non si comportasse così.
RispondiEliminaIo non vedo Adelaide come una mancata madre anzi, lei adora i nipoti, li ha cresciuti, è stata la loro madre, non biologica certo, ma lo è per tutto il resto. POi spesso ha avuto un modo di amarli sbagliato, alla Adelaide, secondo l'educazione che lei aveva ricevuto e quello che riteneva il meglio per loro (e che non lo era), però è più madre lei di tante altre madri del Paradiso.
Farebbe di tutto per loro.