A colazione siamo a casa delle Veneri, con Irene che si mangia tutti i pasticcini portati dal papà di Stefania e la figlia che legge il libro regalatole dal futuro direttore della Palmieri.
Le ragazze sono favorevolmente
impressionate dall’uomo.
A villa Guarnieri, Adelaide è
infastidita per la messa di suffragio per il marito. Mi sembra che mi perseguiti.
Non crederai davvero ai fantasmi? Scherza suo cognato. Umberto, dobbiamo
fermare Vittorio. Flora non può restare a Milano.
Marcello porta la colazione alla
sua fidanzata che lo prende in giro per la qualità della sua cucina. Ludovica è
serena, anche se sa che la questione Circolo non è ancora finita. Squilla il
telefono. È Gianfranco, il legale. Si danno appuntamento in caffetteria: c’è un
cliente interessato all’acquisto della villa. Oh! Una bella notizia! esclama Marcello,
ma poi le chiede: Lo è? Sì, lo è. Niente rimpianti.
Vittorio sente Flora, felice per
la nuova svolta. La telefonata finisce e il nostro direttore corre ad aprire la
porta. Qualcuno bussa: è Umberto che è lì per indagare sulla nuova stilista. Vittorio
gli parla del suo nuovo acquisto con grande interesse. Guarnieri gli rivela che
è la figlia di Ravasi. Non puoi assumerla. Perché? Per rispetto ad Adelaide…
Ravasi è stato pessimo con lei. Sì, ma la figlia non mi sembra della stessa pasta.
Vittorio, devo chiederti di rinunciare a lei. Non lo farò.
La signorina Monroe si avvicina a
Stefania, per parlare con lei del padre. Gloria cerca di indagare sulla
presenza di Ezio a Milano… Vuole trasferirsi a vivere qui, per stare vicino a
me. Capisco… Comunque torna per pranzare con me. Lei ci sarà? No, mi dispiace.
Devo tornare in posta.
In direzione anche Roberto
manifesta i suoi dubbi su Flora… Vittorio lo tranquillizza, ma i problemi non
sono finiti: c’è anche la carta di stampa che il direttore ha sostituito senza
sentire la contabilità. Beatrice gli fa notare che incide per l’80%. Per non
parlare del biglietto aperto per New York! È per la stilista. La ragazza che ti
ha dato il benservito? ribatte la cognata, senza accorgersi che Flora è sulla
soglia ad attendere.
Al circolo, la Gramini avvicina
Adelaide per farle notare il discutibile comportamento della vicepresidente, ma
la contessa difende a spada tratta la sua pupilla, assicurandole che Ludovica
tornerà tra qualche giorno. Umberto giunge a salvarla dall’assalto della sua
rivale, ma le notizie che porta non sono buone: Vittorio non vuole rinunciare a
Flora. A questo punto non ci resta che sperare che sia lei a tirarsi indietro.
Vittorio mostra a Flora il Paradiso,
scendendo in magazzino, dove spera di avere meno problemi di quanti ne
incontrerà in atelier… Peccato che Armando sia impegnato in un’accesa
discussione con Giuseppe. Appena si accorgono del capo si zittiscono. Flora si
presenta, loro sembrano a disagio, ma Conti lo è ancora di più… Teme di non
aver fatto una buona impressione.
In caffetteria Ludovica incontra
il suo avvocato che le presenta l’offerta del possibile acquirente. La cifra che
è disposto a pagare è bassa. Lei rifiuta, ma il suo legale la invita a
riflettere sull’opportunità di accettare: salderesti i debiti e ne resterebbe
anche per te. Lo stesso le dice poco dopo Marcello, ma lei non è convinta. Mi
resterebbe davvero pochissimo denaro… Ludovica, puoi sempre trovarti un lavoro?
Con il mio brillante curriculum vitae? rilancia lei, ironica.
All’ora di pranzo Stefania incontra
fuori dal Paradiso il suo papà che, dispiaciuto, le dice che deve partire per
lavoro, prima del previsto.
Gloria li spia dalla stradina
laterale e si commuove.
In atelier Agnese e Maria parlano
della nuova stilista. La nostra signora Amato si lascia andare, esprimendo i
suoi dubbi, ma la voce di Vittorio la zittisce, mentre presenta loro la loro
nuova referente.
Gloria scende in magazzino per
parlare con Armando: ho appena visto Ezio, il padre di Stefania. Vi siete
incontrati? No, mi sono nascosta. Che effetto le ha fatto? È stato come
rivivere il giorno più bello della mia vita. Lei continua a essere innamorata
di suo marito e questo è bellissimo. Sì, ma se mio marito si trasferisce a
vivere a Milano per me è un disastro… O forse è solo un inizio. Deve trovare le
parole giuste per spiegare la sua posizione… E se non vuole parlare, scriva. C’è
una sola cosa che non deve fare: rinunciare.
Vittorio rientra in direzione con
Flora, che non si è fatta un’idea lusinghiera di quel posto... Almeno così
pensa il nostro Conti che abbozza, difendendo i suoi dipendenti, e
consegnandole il biglietto aereo.
Biglietto? Pensavo mi avesse offerto
un lavoro! Io pensavo… Dottor Conti, non cerco serenità, ma fermento e il calore
di una famiglia. Non sono i bisticci a fare male, ma i silenzi. Benvenuta al
Paradiso!
Ludovica si reca al Circolo e s’imbatte
subito nella Gramini, ma da un breve scambio di battute capisce che la contessa
non ha parlato. La raggiunge, sedendosi accanto a lei, ma la contessa la butta
sul personale, dicendosi turbata per la sua scarsa sensibilità, per il suo
recente lutto, e a Ludovica non resta che abbozzare e allontanarsi.
Vittorio raggiunge Agnese che si
prende le sue responsabilità, per quanto accaduto prima, ma Conti le dice che l’unica
cosa che vuole da lei è che affianchi Flora e le stia accanto. Signor Conti,
non so. No, chiude. Va bene, signora Amato, ma sappia che da domani lei è la
responsabile della sartoria. Cosa? Arrivederci.
Agnese rientra a casa con
Salvatore, orgogliosissimo del nuovo incarico di sua madre. Non lo diciamo
troppo in giro, si raccomanda la sua genitrice. Va bene, lo diciamo solo a papà
e a Tina. A proposito, tua sorella è arrivata? Sì, è arrivata, le conferma suo
marito, che in assenza della moglie si è arrangiato per la cena. Per quanto
riguarda il suo nuovo incarico, Giuseppe è felicissimo per lei. Tanto che
propone un brindisi.
In villa Ludovica attende
Marcello, che arriva invitandola a raccontargli il suo incontro con la contessa:
mi ha accusato di avere avuto poco tatto in un momento difficile per lei.
Sinceramente non mi sembrava così legata al marito. No, non lo era, però… Mah!
Comunque… Tanto non la vedrai più… Non ha accettato le mie dimissioni. Cosa?
Sì, è così. Ma non può costringerti a lavorare con lei! Lo ha fatto. Allora non
rimpiangere il rapporto personale che ti legava a lei!
Cosa dire di questa puntata? L’ho
trovata piacevole. Adoro Gloria e mi piace l’idea che una volta tanto la
famiglia si possa ricomporre, invece di sfasciarsi.
Non vedo l’ora che Ezio scopra
che a Milano c’è anche sua moglie! Per non parlare di Stefania!
Quanto a Ludovica, sapevo che non
avrebbe lasciato il circolo. Bisogna dire che sembra nata per stare in quel
posto. Parlo visivamente… Per quanto riguarda la sua vita, le auguro davvero di
fare un passo avanti, scegliendo di essere libera, ma devo riconoscere che mi
piace il legame che la unisce alla contessa.
Per quanto riguarda la contessa,
oggi è stata cattivella con il povero Umberto zerbino, che fa di tutto per
compiacerla. Povero! Ci ha provato a convincere il suo ex genero, ma Conti è
uno che, in linea di massima, non si fa condizionare dagli altri e questo è un
bene.
Posso spendere due parole sul
litigio tra Giuseppe e Armando? Complimenti agli attori! Bravissimi! Sembravano
veri…
Il mio cuore è legato dalla prima
puntata alla mitica Agnese. Io la adoro. Sì, lo so che ha molti difetti, ma la
Attili è bravissima e chi l’ha caratterizzata lo ha fatto in modo divino.
Certo, il passaggio dalla donna siciliana a quella trapiantata a Milano e
modernizzata è stato rapido, forse troppo, ma in lei scorgo elementi
neorealistici che mi piacciono un sacco e che rivedo un po’ in tutta la
famiglia Amato.
Quanto al resto, sono felice che
Flora abbia accettato. Non se sia solo una facciata o se la nostra americana sia
davvero così (ricordiamoci che non sappiamo se ha letto la lettera del padre),
ma al momento mi piace molto. È un personaggio interessante.
A domani.
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