Buon anno, amiche e amici del blog!
Per il primo lunedì del 2022, vi propongo una rubrica a cui tengo tanto e che spero trovi presto riscontro anche tra i miei lettori: Dal libro allo schermo.
Quanto volte vi è capitato di guardare qualcosa al cinema e in TV e di pensare: com'è nata la storia? Magari ci fosse il libro! A me spessissimo! Le sceneggiature originali, di un certo valore e spessore, sono poche. Spesso le storie più intriganti e meglio strutturate hanno alla base un romanzo e così, quando mi innamoro di un prodotto cinematografico o televisivo, cerco sempre di scoprire se alla base c'è un libro per recuperare il pensiero originale dello scrittore.
Questo mi è successo per il libro e lo sceneggiato di cui parleremo oggi: Nord e Sud della scrittrice inglese Elisabeth Gaskell (1810-1866), portato sullo schermo dalla BBC, in uno sceneggiato del 2004, giunto in Italia solo nel 2013, quasi dieci anni dopo per merito della coraggiosa casa editrice Jo March, che traduce e pubblica opere di valore della letteratura mondiale, non ancora edite nel nostro paese.
La prima volta questa storia fu pubblicata a puntate sulla rivista Household Words dal 1854 al 1855, e successivamente fu raccolta in in tre volumi, con l'aggiunta di alcuni capitoli della parte finale.
Il romanzo narra la storia di Margaret Hale, come avrebbe dovuto chiamarsi anche il volume della Gaskell, ma l'editore scelse il titolo di "Nord e Sud" per racchiudere le dicotomie di cui è pregna la nostra storia, il nord ed il sud del paese, ma anche il mondo imprenditoriale e quello operaio, senza dimenticare l'uomo e la donna, ma soprattutto Margaret e Thornton.
Classico della migliore letteratura inglese, Nord e Sud racconta la travagliata storia d’amore tra John Thornton e Margaret Hale, complicata da orgoglio e pregiudizi di sapore austeniano e dalle nuove istanze sociali di un’Inghilterra in piena industrializzazione. Lui è un facoltoso proprietario di fabbriche tessili, simbolo della nuova borghesia capitalista di una cupa cittadina nel Nord industriale. Lei è la figlia di un curato trasferitosi dal Sud rurale e tradizionalista, intriso di morale cristiana e ancora governato dall’aristocrazia dei proprietari terrieri. Due caratteri lontani per indole, estrazione e cultura, che da subito si attraggono e respingono tra continui scontri e fraintendimenti in un rapporto complesso, la cui evoluzione appassiona i suoi lettori da oltre un secolo e mezzo (presentazione del romanzo tratta dall'edizione del 2019 dell'editore Elliot).
Margaret si trasferisce con i genitori da Helstone, nel sud dell'Inghilterra, a Milton (Manchester) nel nord, dopo che il padre ha deciso di lasciare la chiesa e di dedicarsi all'insegnamento, come docente privato, per mantenere la famiglia.
Il contrasto tra la sonnolenta e soleggiata Helstone e la grigia e fumosa Milton è molto forte e Margaret non manca di notarlo, mostrando una certa insofferenza per il cambiamento delle loro vite. A farne le spese è soprattutto il signor John Thornton, proprietario di un cotonificio, che nelle ore libere, si dedica allo studio della letteratura per colmare i suoi vuoti culturali.
Thornton è un uomo schivo, determinato e severo con i suoi operai, tanto da sembrare a Margaret quasi privo di cuore. Ma la nostra giovane eroina non conosce ancora nulla della vita. È sempre vissuta circondata dall'affetto e la protezione dei suoi familiari, i genitori prima e poi la generosa zia con la cugina, che l'hanno accolta e cresciuta a Londra. In questo senso possiamo dire che il Sud ed il Nord rappresentano due fasi della vita di Margaret. Il Sud è l'infanzia e l'adolescenza, mentre il Nord rappresenta l'età adulta e la presa di coscienza.
La triste città di Milton, con le sue industrie, i suoi imprenditori e gli operai, spesso anche vittime delle condizioni precarie di lavoro, accompagna Margaret nel suo passaggio alla vita adulta e alla presa di coscienza che non tutto quello che appare è nella realtà così come può sembrare a uno sguardo superficiale, tanto che alla fine decide liberamente di restare e di costruire il suo futuro a Milton, nonostante sia oramai una donna libera e ricca.
Se il rapporto conflittuale con John Thornton ricorda non poco quello di Elizabeth Bennet con Mark Darcy in "Orgoglio e pregiudizio", molto diversa è la contestualizzazione socio economica di Milton, con la descrizione attenta di una classe operaia pronta a rivendicare i suoi diritti.
Un mondo operaio non poi tanto dissimile a quello di oggi, con la rivendicazione di un salario giusto, di condizioni di lavoro più eque.
Margaret conosce entrambe le facce della stessa medaglia. È invitata a cena dai Thornton, ma frequenta anche la casa di Nicholas Higgins, operaio legato al Sindaco, con una figlia malata di pneumoconiosi.
La frequentazione della casa di Higgins le permette di venire a contatto con la difficile situazione degli operai e il suo animo romantico la contrappone al severo e scostante Thornton, tanto da rifiutare sdegnosamente la sua proposta di matrimonio.
Tuttavia, con il tempo, Margaret si rende conto di aver frainteso quell'uomo così determinato e legato alla sua famiglia e matura una sincera ammirazione e un affetto sempre più profondo per quella persona che lotta per tutelare i suoi diritti, facendosi carico degli oneri di un datore di lavoro giusto e attento.
Interessante, da questo punto di vista, seguire la silenziosa, ma efficace mediazione, che inconsciamente opera la nostra protagonista tra Thornton e Higgins, portandoli a conoscersi e ad apprezzarsi reciprocamente.
Da questo classico della letteratura inglese è stato tratto uno sceneggiato di quattro puntate, prodotto dalla BBC e andato in onda dal 15 novembre al 5 dicembre del 2004. In Italia è stato trasmesso su LaF, in prima visione dal 24 novembre al 15 dicembre 2013 con notevole successo.
Poche note per chi fosse interessato: la regia è di Brian Percival, la sceneggiatura è opera di Sandy Welch, mentre gli interpreti principali sono: Daniela Denby-Ashe come Margaret Hale, Richard Armitage come John Thornton, Tim Pigott-Smith è Richard Hale, Lesley Manville veste i panni di Maria Hale, Sinéad Cusack quelli di Anna Thornton, Jo Joyner quelli di Fanny Thornton, Brendan Coyle è Nicholas Higgins, Anna Maxwell Martin è Bessy Higgins, mentre Kay Lyon è Mary Higgins.
Opinione personale sul libro e lo sceneggiato:
Il primo è un classico della letteratura inglese un po' trascurato dagli addetti ai lavori che si presta a più livelli di lettura dal percorso individuale di una ragazzina che diventa una donna a quelli di un paese che fronteggia lo scontro tra capitalisti e operai, senza dimenticare l'impatto emotivo di una storia d'amore ben costruita e ricca di spunti.
Per quanto riguarda lo sceneggiato, ottima la sceneggiatura che ha saputo conciliare le esigenze di copione con l'essenza del romanzo. Bravissimi gli attori, molto credibili nelle loro interpretazioni, così come ottima è la fotografica e bellissime sono le musiche.
Se vi capita, non lasciatevelo sfuggire.
Voto: 10.
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