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Il Paradiso delle Signore - puntata 92

 Il Paradiso delle Signore – puntata 92

 


Salvatore continua a essere euforico. Ha passato una bella serata con Anna ed è determinato a chiedere la sua mano. Tina sorride divertita, mentre Agnese è un pochino interdetta. Le due donne restano sole e parlano del concerto di Milva. La nostra signora Amato è felice per la figlia, che ha deciso di tornare a cantare.

Al Paradiso, nello spogliatoio, le Veneri, sotto lo sguardo della signorina Moreau, scherzano con Gemma per i suoi successi nell’alta società. La capo commessa sollecita tutti ad andare al lavoro, ma Dora si intrattiene con Gemma per chiederle se ci sarà anche Marco. Irene sospetta che non si presenterà per evitare un incontro formale tra le famiglie.

Beatrice arriva in ragioneria con dei pesanti plichi. Anna la saluta, sentendosi in colpa per la sua scarsa dedizione al lavoro. La nostra Imbriani è entusiasta del rapporto con il fidanzato.

In atelier Agnese conferma ad Armando di avere dei dubbi su sua figlia e Conti. Ferrari la invita a stare tranquilla e a non impicciarsi. Arriva Flora e il nostro capo magazziniere si allontana.

In redazione Roberto, Marco e Stefania sono alle prese con una riunione per discutere dei contenuti per il prossimo numero della rivista. Colombo suggerisce un articolo su Gemma. Roberto si dice d’accordo. Vorrebbe affidare il lavoro a Marco che si sottrae, proponendo la sua collaboratrice. Dunque sarà Stefania a scrivere l’articolo sulla “sorellastra”.

Beatrice scende in magazzino e confida ad Armando di essere un po’ affaticata per la collaborazione con gli americani. Squilla il telefono. Risponde Ferrari. È Dante che cerca Beatrice. Vorrebbe incontrarla a pranzo. Lei rifiuta, ma lui insiste e alla fine accetta.

Dante, che è al circolo, si avvicina alla Gramini. Discutono del regalo per il cugino di Romagnoli. Lui vorrebbe liquidare la questione con un assegno, ma lei insiste per qualcosa di più personale.

Vittorio passa per l’atelier, per parlare con Flora, ma la stilista non c’è. Agnese ne approfitta per indagare sui suoi sospetti. Gli chiede se ha avuto modo di sentire Sandro… Conti le risponde di no. Ha fretta di andare via.

Beatrice raggiunge Dante al circolo. Il nostro Romagnoli è distratto. Ha un problema. Ha un compito poco piacevole: deve trovare, entro questa sera, un regalo di nozze per il cugino. È un uomo che ha tutto… Perché non lo accompagna a fare acquisti? Lei prova a defilarsi, ma lui insiste, promettendo di parlare anche di lavoro, così Beatrice cede.

In caffetteria Vittorio confida a Tina di temere che sua madre abbia capito qualcosa… Li raggiunge Roberto con buone notizie sull’articolo di copertina. Un articolo su Gemma Zanatta. Tina suggerisce un articolo sulle passioni delle Veneri. L’idea non è male, ma il nostro Vittorio lascerebbe la copertina alla Zanatta.

Beatrice e Dante passeggiano per strada, dopo aver trovato il regalo perfetto per il cugino presto sposo: una coppia di orologi. Romagnoli si sbottona un po’: a Milano è considerato la pecora nera della famiglia, mentre in America è l’uomo pieno di iniziative.

In redazione Vittorio comunica le sue decisioni ai suoi collaboratori e Stefania da intervistatrice diventa una delle Veneri intervistate.

C’è anche Tina. Conti le chiede di collaborare, come sua assistente.

La riunione finisce e restano solo Marco, Stefania e Gemma. Quando l’atmosfera diventa troppo intima, la signorina Colombo si defila.

In negozio Gemma racconta le novità che la riguarda, ma Stefania confessa che ci sarà un articolo su tutte loro per mettere in evidenza i loro talenti. Il problema è che Irene apparentemente non ha nessun talento…

A fine lavoro, in strada Stefania invita Gemma a dire a Marco che alla cena ci saranno anche Veronica e Gemma. Lei non vuole, perché che lui possa sottrarsi. A parere di Stefania sarebbe meglio scoprire subito le sue intenzioni, per evitare false illusioni, ma appena vede Marco, tace e la lascia con lui. Così Gemma porta avanti il suo piano e dice al suo fidanzato che sabato i suoi non ci saranno alla cena al circolo.

Irene racconta a Maria dell’intervista alle Venere e le dice di non essere molto entusiasta, perché si sente a disagio… Non ha ambizioni o talenti. La nostra ricamatrice prova a rincuorarla, senza grande successo, ma poi trova la chiave giusta: non deve crucciarsi. È una bravissima Venere, con una vita serena, appagata, che non ha bisogno di altro e per questo non ha ambizioni.

Al Paradiso, Beatrice, prima di andare via, si accorge che Vittorio è ancora al lavoro. Così passa a salutarlo. Lui le chiede di Romagnoli. Lei gli relaziona brevemente il loro lavoro, sorvolando sugli acquisti, per poi passare a Tina. Conti le risponde, ma è molto evasivo.

A casa Amato Tina racconta le novità a sua madre, mentre Salvatore è alle prese con vari cambi, prima di uscire. Rimaste sole le due donne si preparano a guardare uno sceneggiato in TV, ma prima Agnese va dritto al punto: cosa c’è tra lei e Conti? Tina parla di una simpatia… Una cosa così… Agnese, però, non è convinta. Sandro potrebbe non apprezzare… Turbata la nostra signora Amato si ritira, per andare a dormire.

Cosa dire di questa puntata? Stefania dà il consiglio giusto a Gemma, ma lei fa di testa sua, pensando di ingannare Marco, attirandolo alla cena al circolo, nella convinzione che non ci saranno anche Veronica ed Ezio. Come spesso accade Stefania ci ha visto giusto. Non sarebbe meglio riflettere sulla titubanza di lui? Speriamo non tirino troppo con questa storia. È evidente che Marco non vuole impegnarsi.

Dante Romagnoli comincia a interessarsi a Beatrice o è solo un modo per conquistarsi la sua fiducia? Qualcosa mi dice che presto avremo un nuovo trio: Vittorio, Beatrice e Dante. In fondo non sarebbe la prima volta che si interessano alla stessa donna, no? Che noia! Lo posso dire? Speriamo di sbagliarci.

Il personaggio di Dante ha delle sfumature che ricordano Pietro Mori e oggi parlando con la nostra ragioniera li ha messi in evidenza: la fuga in America (ovviamente per motivi diversi), la sua reputazione non proprio limpida, il suo essere non proprio buono, ma neanche cattivo. Questo filone mi fa ben sperare.

Per quanto riguarda Tina, sono con Agnese. Una simpatia, quattro chiacchiere così… Mentalità molto lontana da quella dell’epoca e molto vicina alla nostra. Senza contare Sandro che aleggia su tutti noi.

Vedremo.

A domani!

P.S. Colgo l’occasione per segnalare ai puristi della lingua italiana che questi riassunti esistono perché li realizzo durante la visione della puntata. Li rileggo molto velocemente e li posto. Per questo motivo non sono esenti da imprecisioni. Dovendoli fare come piacciono a voi, seguendo i vostri consigli, dovrei passarci settimane, scontentando comunque qualcuno.  Dunque, ve lo dico pubblicamente, al prossimo che si permette di fare critiche che mirano a ledere il mio lavoro, non sarà concessa replica. Il banno è immediato, sia qui sia sulla pagina. Se all’inverso volete fornire un contributo, scrivetemi in privato ed io, dopo aver controllato la veridicità di quanto affermato, provvederò alle correzioni necessarie per rendere buono il mio lavoro. Non serve che mi ringraziate per riempirvi la bocca. Rispettatemi, piuttosto, e se amate leggere, sappiate che non è sgradito un segno di consenso, con la lettura e l’apprezzamento di quanto scrivo in questa sede e altrove.

Commenti

  1. Si Dante ha qualcosa che ricorda il buon Pietro Mori. Sicuramente entrambi hanno un qualcosa che li caratterizza: il carisma. E il carisma è una dote innata di un personaggio e quindi anche di un attore se è giusto per quel personaggio: o lo hai o no.
    Dante esattamente come capitava a Pietro quando era in scena eclissa chi non ne ha di carisma tipo Vittorio (che passa dalla modalità ragazzino cornuto offeso alla modalità imprenditore incompetente). Però chi ha carisma ha anche il dono di valorizzare altri personaggi che magari vengono poco valorizzati ma che meritano di più del nulla avuto finora.
    Prendiamo Beatrice. Beatrice di fatto non ha mai avuto una storyline sua, nemmeno l'anno scorso, in cui la sua linea narrativa era quella di Vittorio e lei in qualche modo "sostituiva" pur essendo diametralmente opposta Marta oppure viveva in funzione dei suoi figli.
    Oggi è bastata una scena con Dante per far capire che anche lei può essere di più di una vedova, di una ragioniera, di una cognata o di una madre, ma che può vivere anche in funzione di se stessa, magari realizzando qualcosa per sé.
    Il punto è che i personaggi come Dante difficilmente vengono apprezzati proprio perché "doppi", perché magari non si prestano ad una classificazione: se un uomo d'affari si comporta da uomo d'affari, è cinico e senza scrupoli e quindi solo negativo (come Guarnieri sr. del resto), se un personaggio è per natura positivo, lo è sempre e comunque e il pubblico lo giustifica anche quando si comporta male vedi Vittorio, Agnese e Salvatore. Io spesso trovo più veri i cosiddetti personaggi negativi o ambigui rispetto a quelli cosiddetti positivi. Dante al contrario è tante cose contemporaneamente, tanti "colori", perché è complesso, è un po' di questo, un po' di quello ed è così perché come spiega lui è un po' due persone in una: da una parte c'è la sua identità italiana, che lo tiene ancorato alle apparenze e fa di lui un privilegiato dalla nascita, dall'altra la sua identità americana che lo rende ribelle, libero, alla continua ricerca del mettersi in discussione. La sua è una mentalità moderna che difficilmente può essere capita.
    Beh se Marco non vuole impegnarsi è perché Gemma è un'infatuazione, non è provando a incastrarlo che lo "incastrerà" davvero...

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  2. Apprezzo molto le sue analisi. Sono equilibrate, attente e interessanti. Concordo pienamente su quanto detto su Pietro, Dante e Beatrice. Come anche sul pubblico televisivo e la predilezione per ruoli con poche sfumature. La ricchezza di colori, invece, rende più credibile la caratterizzazione di un personaggio.

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    Risposte
    1. Lo si vede sempre. Soprattutto con i personaggi denominati positivi ma che sono stati capaci di grandi bassezze come Agnese, Vittorio, Salvatore.
      Preferisco personaggi capaci di darsi in ogni loro lato, dal più luminoso, al più ombroso e negativo. Come Umberto, che è capace di essere stato un padre terribile per Riccardo, ma anche un padre affettuoso per Marta. Come Adelaide, Irene (mi ha fatto molta tenerezza), Cosimo, Riccardo. Personaggi che abbiamo amato e che amiamo non solo per le loro luci ma anche per le loro ombre. Meglio quella rispetto all'ipocrisia e al perbenismo dei personaggi cosiddetti positivi abituati a comportarsi in modo orrendo per quanto li riguarda e a dare lezioni di comportamento agli altri.
      Per Agnese è una donna mediocre ad esempio: è grosso modo sempre la stessa che trattava Elena in modo orribile, che ha dato della sgualdrina a Irene, che ha insultato e manipolato Gabriella in tanti modi. Una mentalità ristretta che si è aperta solo per i suoi interessi e che di fatto ha tirato su i figli che vediamo. Io che ho amato tantissimo Tina la trovo irriconoscibile adesso.

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