Il Paradiso delle Signore - puntata 114

 Il Paradiso delle Signore – puntata 114

 

Colazione a villa Guarnieri con la contessa che prova a sdrammatizzare chiedendo a Flora di darle un consiglio su un abito che ha acquistato. Per quanto riguarda il magistrato, si sente tranquilla. Non ha prove e senza quelle non può permettersi accuse che non reggerebbero. È anche decisa ad andare al circolo.

Gloria mostra alle Veneri le divise al femminile delle diverse forze armate e delle cariche pubbliche, che le commesse dovranno indossare per il servizio fotografico pensato da Conti per la copertina della rivista. Peccato che non ce ne siano cinque, ma solo quattro. Gemma se ne tira fuori. Stefania le si avvicina, per chiarirsi con lei, dopo lo scontro di ieri.

Conti e Ferraris scendono in magazzino per consegnare a Nino il vestito di Meneghino. Dovrà indossarlo per il servizio fotografico. Lui prova a negarsi, preferendo un costume da prete, ma i due superiori non gli lasciano margini di trattativa.

In negozio Irene avvicina Dora per dirle che ha sentito Armando parlare con Nino di Rocco… Non ha capito bene cosa sia successo, ma è qualcosa che potrebbe non fare piacere a Maria. Come sue amiche, devono impegnarsi a scoprire la verità.

Anna porta al lavoro la figlia. Irene e Dora le si avvicinano per salutarla. Si uniscono a loro anche Agnese e Tina.

Ai piani alti Ezio esce dalla ragioneria e s’imbatte in Gloria, che gli confida di aver assistito a un litigio tra Stefania e Gemma. La Zanatta non sa nulla di lei? Ha avuto come la sensazione che fosse sul punto di raccontare qualcosa alla loro figlia. No, si sbaglia, le assicura Colombo.

Landi, Armando e Conti sistemano le ultime cose per il servizio fotografico. Arrivano le Veneri e si sprecano battute su Stefania che indossa la toga da magistrato. Nino si vergogna a mostrarsi in costume, ma incoraggiato dalle ragazze avanza.

Agnese e Tina intrattengono in atelier la piccola Irene che si diverte a girovagare tra gli abiti e le stoffe. La piccola vuole un vestito per la sua bambola di pezza. Cono loro c’è anche Maria che ascolta divertita.

Agnese e la nostra ricamatrice osservano Tina con la bambina e concordano sul fatto che la nostra diva sarà un’ottima madre. Anche la nostra ricamatrice sogna un figlio. Agnese le ricorda che è presto per lei.

Irene, prima di andarsi a cambiare, ricorda a Dora di indagare con Nino su Rocco. Così la nostra Venere segue il seminarista, che si deve cambiare nello spogliatoio, per provare a spigliargli qualche informazione. Usa il ricatto per ottenere quello che vuole… I pantaloni, in cambio della verità.

Al circolo Flavia parla alla figlia dell’affare con Dante e le dice che lei e suo marito la vogliano come loro rappresentante in Italia. Ludovica solleva lo sguardo e vede Adelaide. Si alza e la raggiunge per salutarla. Si avvicina anche Fiorenza, con le sue battutine al vetriolo, sulla sua convocazione da parte del magistrato. La contessa non nega. È stata lei a voler chiarire la sua posizione.

Adelaide si allontana e Romagnoli avvicina la cugina, per dirle che ha sbagliato a toccare quel tema.

In ragioneria Beatrice ripensa a Dante e al suo invito a cena. Solleva la cornetta e lo chiama al circolo.

Torrebruna spiega a Ludovica il suo ruolo nell’accordo con Romagnoli. Lei si sente lusingata, ma non vuole lasciare il posto al circolo. Dante si unisce a loro e lei glielo chiede: perché, dopo aver fallito la mediazione con il Paradiso, pensa di provarci ancora, convinto di avere successo? Lui sfoggia ottimismo.

Ludovica si reca in caffetteria per parlarne con Marcello. Ha preso tempo, per confrontarsi con lui. Dovrà viaggiare spesso. Barbieri la incoraggia. È una grande occasione per lei, ma rimasto solo con Salvo, il nostro socio gli confessa di temere sempre che lei lo lasci.

In villa Umberto, Marco e Flora attendono l’arrivo della contessa che rientra poco dopo. Non è andata come sperava. Si è infastidita parecchio, ma non saprebbe dire cosa passasse per la testa al magistrato.

A casa Colombo Stefania si affretta a uscire. Ha una cena con le amiche. Ezio, rimasto solo con le altre due donne di casa, prende di petto Gemma, raccontandole quanto le ha detto Gloria. Lei ammette, ma non è stato nulla di grave. Sì, ma perché ce l’ha con sua figlia? Veronica interviene per difendere la rossa, ma finisce presto con il litigare con Colombo, accusandolo di essere ancora legato alla moglie. Lui, turbato, esce.

Stefania raggiunge Dora e Irene, nella sua vecchia casa. Non c’è Maria, che è dagli Amato. L’occasione giusta per raccontarle quello che hanno scoperto.

Dagli Amato c’è anche Anna e la piccola Irene, che stanca si è addormentata. Si parla del matrimonio di Salvo con la sua fidanzata e Maria propone di fare un’unica cerimonia, in quattro. Cala il silenzio nella stanza. Poi Tina prova a sdrammatizzare.

Stefania non può credere alle sue orecchie. Non Rocco… Vorrebbe dirlo all’interessata, ma le sue amiche la pregano di non farlo.

Fiorenza ha saputo che la contessa se l’è cavata. Romagnoli non è preoccupato. Solleva il capo e incrocia lo sguardo di Beatrice. Si congeda dalla cugina e raggiunge la sua ospite, conducendola al loro tavolo.

 

Cosa dire di questa puntata? Considerati gli eventi di cronaca, è stata una boccata di aria fresca. Di fatto non è successo molto. Se escludiamo il colloquio del magistrato con la contessa. Beatrice, come immaginato, ha accettato l’invito a cena del fascinoso Dante che si sente sicuro di avere nelle sue mani Conti e la contessa. Speriamo che Beatrice non si lasci strumentalizzare fino a questo punto. È una donna intelligente. Dante è fascinoso, ma a tutto c’è un limite.

Ezio litiga con Veronica, nel tentativo di capire cosa spinga Gemma a litigare con sua figlia. Lo ripeto: ognuno pensa a sé. Fosse Gloria a raccontare tutto alla figlia! Almeno potrebbe sottrarsi a questo generale mentire per il proprio interesse.

Anna e Salvo si sposeranno davvero? Forse sì. Un matrimonio va in porto e l’altro salta. Ora è da capire se sull’altare salirà Maria o Salvo. Uno dei due non avrà un lieto fine, almeno in questa stagione, a mio parere.

A domani.