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Il Paradiso delle Signore - puntata 130

 Il Paradiso delle Signore – puntata 130

 


Stefania si prepara a lasciare villa Guarnieri. Marco passa a salutarla, assicurandole che può restare, che ci tiene a lei ed è stato toccato da quanto le è accaduto. Anche lui le sta a cuore, per questo va via. Non vuole metterlo ancora di più in difficoltà.

Agnese e la consuocera, dopo la messa, si recando in caffetteria. Anna le raggiungerà a breve. La nostra signora Amato ne approfitta per farla riflettere la donna che una bambina non può decidere della sorte della madre. La signora Imbriani approva, ma ci sono casi in cui la madre deve sacrificarsi per il bene della propria creatura.

Stefania scende dal taxi che l’ha portata in centro e adocchia una cabina. Telefona al Paradiso. Risponde Irene che è in compagnia di Maria. Ma che fine ha fatto? È stata a Lecco, ma ora è tornata e vorrebbe stare qualche giorno da loro. La ospiteranno volentieri, a patto che racconti loro quanto è accaduto. Gloria arriva in quel momento. Cos’è accaduto? Stefania è tornata a Milano. La nostra capocommessa boccheggia, felice.

Stefania rientra a casa e Veronica prova a parlarle. Da quanto tempo conosce la verità? Da non molto, ma questo non conta. Ora possono guardare avanti… Stefania non è d’accordo. Si rinchiude in camera e Veronica prova a contattare Ezio sul lavoro, ma lui non c’è.

Al Paradiso Dante legge a Vittorio il discorso preparato per la sfilata al Circolo. Conti non approva. È troppo servile. Ne preparerà lui uno più adeguato. Romagnoli incassa e va via.

Gloria sente Veronica che l’avverte dell’arrivo a casa di Stefania. Armando entra nello spogliatoio e trova la sua amica ancora emozionata per la notizia ricevuta, anche se ha paura che la figlia non la perdonerà mai. Ferraris le consiglia di avere pazienza. Quando si ama, si perdona ogni cosa.

Anna fa accomodare in ufficio sua madre e lei ne approfitta per ripeterle il suo punto di vista: dovrebbe tornare al paese e stare vicina a sua figlia. E Salvatore? Lui potrebbe formarsi una famiglia tutta sua. È così sicura che lui resterebbe al suo fianco, se sapesse la verità? Perché le sta facendo questo? Perché le vuole bene e ancora di più ne vuole a Irene. Devono proteggerla, a ogni costo.

In negozio Irene, Dora e Gemma si preparano ad andare al Circolo e parlano di Stefania. Gemma apprende da loro che la sorellastra è tornata. Vittorio le raggiunge, incoraggiandole ancora una volta.

Al circolo le Veneri si ritrovano a confrontarsi con le modelle vere. L’unica a suo agio è Gemma. Flora e Vittorio le avvicinano, sollecitandole a non lasciarsi intimorire. Anche Beatrice si unisce a loro e Conti ne approfitta per chiederle di andare a salutare la contessa.

Marco raggiunge la fidanzata che sembra di buonumore.

Anna torna in caffetteria. L’accoglie Salvatore che prova a capire cosa la turba. È per la casa? Non è per quello. Sta pensando di tornare al paese. Amato si rabbuia. Non deve lasciarsi condizionare da sua madre. Lei è una bravissima madre e potrà sempre contare su di lui.

Gloria vede entrare Ezio al Paradiso e gli corre incontro. Lo informa che Stefania è tornata, ma non vuole vedere nessuno di loro. Ha deciso di restare dalle amiche e lei pensa che sia giusto rispettare i suoi spazi. Colombo non è d’accordo. Deve sapere tutta la verità e gliela racconterà lui.

Al Circolo ha inizio la serata. Conti fa il suo discorso, introducendo Flora e passando poi a parlare della linea del Paradiso. Inizia a sfilare Gemma. Poi è la volta della modella professionista. Dora e Irene la spiano. Dora è in panico, ma Irene è sicura che faranno la loro bella figura. Dora fa la sua parte, ma rischia di inciampare. Irene invece sfoggia grande faccia tosta. I commenti in sala si sprecano, come l’ironia. Persino Irene comincia ad avere dei dubbi, ma Flora le incoraggia a continuare la sfilata. Le cose, però, non vanno come sperato e Dante, seduto in sala, gongola.

Salvatore rientra a casa, molto turbato. Sua madre gli va incontro. Cos’è successo? Anna vuole tornare al paese. Agnese ascolta il suo sfogo e gli offre la sua spalla. Purtroppo non c’è molto che possono fare. Deve essere Anna a prendere una posizione.

Vittorio, dopo aver confortato con Flora le Veneri, fronteggia Dante. È convinto che Romagnoli abbia architettato tutto per colpire lui, ma non ha le prove e dunque fa un passo indietro, ma resta vigile.

Ezio si reca dalla figlia, determinato a parlarle. Le racconta il calvario di sua madre e le conseguenze sulla sua famiglia. Gloria è stata condannata per omicidio ed è una fuggitiva. Per evitarle tutto questo, non le hanno raccontato nulla.

Buonasera. La parte più interessante di questa puntata è all’inizio e alla fine, con Stefania e Marco che si confessano il loro affetto e Ezio che racconta alla figlia tutta la verità su Gloria. Le emozioni nei loro sguardi e il dolore per un destino che travolge una donna buona e sensibile la fanno da padrona in questa puntata di fine settimana. Condivido i sentimenti di quante tra noi non se la sentono di sbilanciarsi sui futuri sviluppi del daily, perché troppe volte siamo state deluse dal modo in cui sono state gestite le trame e dunque anch’io non provo a soffocare ogni entusiasmo. Anche se questo è brutto. Insomma, se viene meno la fiducia in chi crea delle storie, viene meno tutto. Speriamo che chi di dovere ci legga e dia credito alle nostre osservazioni, raddrizzando il tiro.

Mi è dispiaciuto molto per le Veneri, ma per quanto sappia che Dante gongola, devo dire che Vittorio dovrebbe imparare a considerare anche il contesto in cui si muove. In quel posto avrebbero dovuto sfilare delle modelle vere, perché la sfida avrebbe dovuto essere non portare delle donne normali, ma degli abiti adatti a tutte le tasche. Riuscire a catturare l’attenzione di una potenziale clientela molto snob sarebbe già stato un bel traguardo.

Sono contenta che Stefania sia tornata a stare dalle amiche. Il ritorno a casa mi è parso un po’ come una regressione infantile. Se andasse a stare con Gloria, sarebbe diverso. E a proposito di Gloria. Non sarà lei l’acquirente dell’appartamento? Ricordiamoci che è ricca. Potrebbe andare a vivere lì con la figlia o lasciare la casa alle ragazze. Non sarebbe una cattiva idea.

A lunedì!

Buon fine settimana!

Commenti

  1. Infatti se lui fosse un vero pubblicitario e un vero uomo d'affari, avrebbe dovuto capire che delle modelle professioniste (che per motivi ovvi sono superiori alle Veneri, ma perché fanno quello di mestiere, classe, portamento, cura) sarebbero state in grado appunto davvero di esaltare gli abiti di un grande magazzino. Più che donne normali, è proprio una questione di competenze e di mestiere. La modella è un mestiere e anche una determinata tipologia di donna, mentre delle commesse/Veneri ne fanno un altro di lavoro. Che poi è ovvio che è lui a dover adattarsi al circolo e non il contrario. La moda dei ricchi è sempre stata un'altra cosa (ancora oggi) rispetto alla moda dei grandi magazzini, lo è ora figurarsi allora.
    E oltretutto è pure ipocrita, considerando che parliamo di uno che è stato sposato con un'ereditiera ricchissima e dovrebbe capirne qualcosa in più, salvato peraltro dai soldi della moglie.

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  2. Cosa ne pensa della mamma di Anna?
    A me questa donna piace molto: mi sembra davvero l'unica interessata ad avere come priorità proteggere la nipotina.
    Io nn dico che Anna debba essere solo madre e non più donna, però per i tempi ha messo sulle spalle della figlia uno stigma sociale che difficilmente se ne va.
    Invece Anna e Salvatore anziché mettere al centro le esigenze di Irene mettono al centro del mondo loro stessi come se Anna non avesse una figlia che viene per prima e nata in circostanze abbastanza difficili per l'epoca. D'altronde a Salvatore non ha detto nulla di Massimo come le ha detto la madre. Così come Nicoletta ai tempi ha dovuto mettere davanti a tutto il bene di Margherita visti i ricatti di Cesare, francamente credo che anche Anna dovrebbe fare lo stesso.
    Di fatto poi Anna comunque si fa la sua vita a Milano, mentre la bambina ha la sua stabilità al paese. Non può mica pretendere di sradicarla così.

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