Il Paradiso delle Signore – puntata 152
Stefania si veste, guardandosi
allo specchio e il suo pensiero torna a Marco e al loro tentativo di cucinare
insieme. Irene entra nella stanza e la prende in giro per la sua aria sognante.
Lo stava pensando? No, non è vero. La sua amica prova a scuoterla, ricordandole
che deve farsi meno scrupoli. Sentono un rumore provenire dal salotto e
guardinghe raggiungono l’ingresso. Qualcuno ha infilato una lettera sotto la
porta. È un biglietto di Marco con il quale dice alla sua “Giulietta” che lo
attenderà tutte le sere alle sette fuori dalla chiesa di don Saverio, fino a
quando non arriverà…
Armando entra nell’ufficio di
Vittorio, convinto che il direttore non sia ancora arrivato, per riporre sulla
scrivania della documentazione. Conti, invece, è lì, preoccupato per Beatrice. Il
nostro sindacalista si siede a parlare con lui e ascolta lo sfogo del nostro
imprenditore, che gli racconta dello scontro avuto con Romagnoli.
Umberto si prepara ad andare al
lavoro, ma nota la contessa in salotto e la raggiunge. Parlano del loro rapporto.
Il nostro banchiere riconosce di aver sbagliato, ma è sempre rimasto al suo
fianco. Lei controbatte, facendogli notare che non avrebbe mai dovuto
allontanarsi da lei. Potrebbe perdonarlo, se lui non provasse nulla per l’altra.
È così?
Roberto e Vittorio scendono in
negozio per ricevere Lorenzo Tassoni, il rappresentante di una ditta di
elettrodomestici che Landi ha conosciuto in fiera, interessato a esporre nel
magazzino alcuni loro prodotti. Vittorio accetta, in cambio di uno sconto per
le clienti e il 10% sui profitti.
Le Veneri colgono l’occasione per
avvicinare il direttore e chiedergli informazioni su Beatrice. Sono a
disposizione, per qualsiasi cosa…
Umberto e la contessa si recano
insieme in centro. Qui il banchiere scende dall’auto, per recarsi al Paradiso.
Flora vede Guarnieri e si affretta a raggiungerlo, ma poi scopre che è in
compagnia della contessa e si arresta, turbata.
Umberto raggiunge Vittorio per
chiedergli notizie su Beatrice. Conti gli confessa di essere un po’ depresso.
Gli sembra che tutto gli scivoli dalle mani. Gli racconta di Dante, dei suoi
progetti e del coinvolgimento emotivo della cognata. Guarnieri gli offre il suo
appoggio. Roberto bussa per avvisare che sono pronti per la riunione.
Dante richiama in ospedale per
avere informazioni su Beatrice, ma l’infermiere con cui aveva un accordo è
stato trasferito. Fiorenza prova a tranquillizzarlo, ma lui è molto turbato e
preoccupato. Alza la voce sulla cugina e lei stringe i denti, per poi mostrargli
i bozzetti per i lavori di ristrutturazione dei negozi in America. Deve tenere
separata vita privata e lavoro. Si dedicherà al lavoro, ma non ora. Entro
domani, prima della riunione.
La riunione in redazione vede
impegnati Vittorio, Guarnieri, Roberto e Flora, ma il clima è teso e preoccupato.
Sciolgono presto i ranghi e Umberto prova ad andare via, ma la nostra stilista
lo ferma. Cosa sta succedendo? Sta con Adelaide. E lei? Tra loro non c’è nulla.
Le è molto affezionato, ma niente di più.
Le Veneri in pausa pranzo si
ritirano nello spogliatoio. Gemma ne approfitta per chiedere a Gloria un
permesso per domani, per una gara ippica. La capocommessa glielo accorda, prima
di allontanarsi. La Zanatta, così, ne approfitta per far sapere a tutte loro
che domani Marco andrà a vederla. Irene e Stefania ascoltano in silenzio, ma
appena restano sole affrontano la questione: per la Cipriani, Gemma si sta
ingannando e lei sbaglia a rifiutare Marco.
Anna si reca in caffetteria, ma
non ha fame. Salvo la sollecita a provarci. Non aiuta Beatrice, non mangiando.
E poi c’è la prima prova del vestito di nozze. Imbriani se n’era dimenticata. Passano
a parlare di Romagnoli, che ha chiamato lei in ragioneria per sapere di Beatrice.
Vittorio si reca in ospedale per
stare un po’ con la cognata. Gli racconta di come i figli stanno vivendo la sua
lontananza forzata. Manca a tutti. Vivono tutti come se fossero sospesi… Lui,
in particolare, si sente in colpa, per non essere riuscito a tenerla lontano da
Romagnoli. Le promette, però, di salvare almeno il loro mondo. Farà qualcosa
che forse li deluderà, ma è necessario.
Adelaide raggiunge in salotto
Umberto che le racconta di Vittorio e Romagnoli. Il nostro banchiere si sente
in colpa. È stato lui ad aiutare Dante, anche se non aveva scelta… Ha parlato
con la sua amante? Sì. Si sono detti addio. Squilla il telefono. È Gemma. Chiede
conferma alla suo promoter della presenza di Marco alla gara. La contessa la
tranquillizza. Ci sarà. Ha la sua parola.
Scende la sera.
Vittorio lascia il Paradiso per
tornare a casa, ma prima di entrare in auto, si volta a guardare il suo
negozio. Vede Landi andare via in vespa, per poi soffermarsi su Irene, Maria e
Stefania che lo salutano. Ed ecco Armando in bicicletta che chiama Nino. Anche
loro lo salutano, andando via.
Le luci del negozio si spengono.
Tornata a casa, Stefania rilegge
il biglietto di Marco, prima di mettersi a cucinare. Irene guarda l’orologio e la
sollecita ad andare all’appuntamento. Lei non vuole andare. Prova a insistere
anche Maria, ma la nostra signorina Colombo si chiude in camera. Non può fare
questo a Gemma.
Ludovica torna a casa e mostra
alla madre gli acquisti che ha fatto per Flavia: una trousse da viaggio, dei
libri e un pigiama. Le ha anche preso dei fiori. La vedova Brancia coglie l’occasione
per chiarire alla figlia che non vuole che la segua in America. Non c’è
bisogno. Ludovica non capisce la sua ostinazione. Lei vuole accompagnarla.
Flavia si altera e finge di sentirsi male. Sua figlia si affretta ad andarle a
prendere dell’acqua.
Romagnoli raggiunge Vittorio in direzione.
Novità su Beatrice? No, lo ha fatto venire per cedergli il marchio Paradiso. In
cambio, Dante dovrà rinunciare alle sue azioni. Questo è l’accordo e non è
negoziabile.
Buon pomeriggio.
Il nostro Marco si rivela sempre
più romantico, ma Stefania si ostina a portare rispetto a qualcuno che, invece,
non si fa scrupoli a usare tutte le carte in suo possesso per ottenere quello
che vuole. Marco, resisti!!!
Adelaide, pur di vincere su
Flora, si riprende il cognato fedifrago! Contenta lei… Flora ci prova a
fronteggiare Umberto, ma lui come un codardo se la dà a gambe, rimangiandosi
quello che le aveva detto. Mia cara signorina Gentile, fossi in lei, brucerei
qualsiasi speranza e armata di dignità, darei un taglio netto a questa storia.
Dante, invece, mi fa tenerezza.
Sì, lo so, paga per le sue bassezze, ma la sofferenza dei “cattivi” è sempre
qualcosa di affascinante.
Parlando di cose commoventi, ho
trovato bellissimo il saluto di Vittorio al suo mondo, con il passaggio dei
suoi dipendenti e ho apprezzato anche la sua rinuncia al marchio, in cambio
della cessione delle quote da parte di Romagnoli. Bravissimo! Ricomincerà con
le sue idee, le persone che lavorano con lui e gli spazi oramai noti. Ha
spiazzato Dante, facendo un gesto d’amore per la sua gente. Complimenti anche
agli autori che hanno trovato un altro espediente per rimettere al centro il
Paradiso, giocando sul pericolo di perderlo, senza ripetersi. Qualcuno mi dirà
che poi questo marchio non è poi coì famoso, ma la soluzione trovata ci sta e
fa presa. Naturalmente il negozio non cambierà nome, ma è stato una scelta che
fa onore a Vittorio e rende bene.
Per il resto, attendo di vedere
Stefania vincere i suoi dubbi e fare la cosa giusta.
Beatrice, mi raccomando,
svegliati! Lotta per i tuoi figli e per te stessa. Rimettiti in sesto e dai un
calcio negli stinchi al deficiente che rischia di perderti!
A domani
Certo è che ce ne vuole di coraggio per "azzuffarsi" per un uomo come Umberto. La dignità, questa sconosciuta!!!
RispondiEliminaLa realtà che Flora e Adelaide sarà due donne di età e classe sociale differente, ma sono due perdenti in questa storia. Se ti metti in competizione per l'amore di un uomo come Umberto pronto a tradire appena una gira l'angolo, perdi in partenza la tua dignità di donna. Adelaide malgrado la sua tracotanza la perde da una vita e se lo riprende continuamente, Flora è ancora giovane e spero impari la lezione. Non riesco proprio a immaginare una ragazza come lei con uno come lui.
Oddio a me più passa il tempo più il rapporto di Vittorio con il Paradiso sembra morboso e insano: la realtà è che Vittorio è profondamente narcisista e in fondo vede il Paradiso e quelle quattro mura come un'estrinsecazione di se stesso. Nessuna donna e niente altro può competere e quello è il suo regno in cui tutti gli danno ragione e nessuno mai torto. Si sente realizzato solo li e fallisce sempre e comunque in tutto il resto. E' solo in quella confort zone che sta bene e la cosa è preoccupante per uno che sembra un ragazzino più che un uomo. Molti pensano che avrebbe dovuto seguire la moglie a San Francisco, il fatto è che la moglie ha chiaramente dimostrato con la sua scelta che si è evoluta, che è uscita fuori dal suo mondo, che è cresciuta, ma senza di lui, lui per me sarebbe stato fuori luogo in America anche se molti lo avrebbero voluto li. Perdonatemi ma io non vedo il romanticismo, soprattutto perché va bene il romanticismo ma senza gli utili a fine mese non si va da nessuna parte. Non lo trovo un gesto d'amore ma un gesto d'orgoglio personale. Che i suoi dipendenti poi debbano seguirlo sempre e comunque come degli adepti alla luce del discorso della famiglia è un discorso a sé. Continua ad essere in competizione con Dante perché si è sentito accerchiato a casa sua. Oggi più che mai capisco perché Marta lo ha lasciato.
Vittorio risente del fatto che è stato creato come un personaggio che doveva fare da spalla a Pietro Mori e come tale era perfetto, bellissimo, interessante e carismatico. Il suo mondo è la pubblicità. È prestato all'imprenditoria e riesce a svolgere quel ruolo, proprio perché si trova in un ambiente familiare e non cinico e competitivo. In un altro contesto sarebbe a disagio e se ne tirerebbe fuori. Per quanto riguarda Marta, per come la vedo io, è sempre stata una donna indipendente, lontana dal matrimonio e dall'idea che nell'epoca si aveva delle donne. Si è innamorata e ha creduto di potersi piegare a una realtà diversa da quella che aveva sempre sognato, ma quando ha scoperto di non poter avere figli, qualcosa si è spezzato e l'amore per Conti non è bastato più. Si è accorta di sentirsi monca e ha trovato il coraggio di dare un taglio. Vittorio, in America, avrebbe fatto il pubblicitario, mettendo a frutto tutte le sue competenze, ma sarebbe uscito dalla serie e senza un sostituto alla sua altezza il daily non avrebbe potuto continuare. Ci pensavo oggi, in una delle prossime serie, accanto a Vittorio Conti io ci vedrei una donna imprenditrice. Mi piacerebbe molto e anche se molto probabilmente resterà sogno, non ci vedrei male una Teresa Iorio, cinica e lontana dall'immagine che conosciamo, che, dopo il dolore vissuto, si è indurita, dedicandosi alla carriera e ritorna per riprendersi ciò che Pietro ha ceduto per amore.
EliminaRiguardo a Pietro Mori si, è così. Vittorio è un gregario, di lusso, ma rimane pur sempre un gregario. Non è un capitano d'industria come lo era Pietro Mori e nemmeno come lo è Dante Romagnoli. Non a caso lui ha il complesso dell'uomo alfa e Dante gli tira fuori le sue insicurezze e mancanze.
EliminaChe Marta fosse un personaggio molto innovativo è vero, sicuramente la sua identità non era fare la moglie e la madre e restare a casa dedita alla prole.
Io sono d'accordo con quanto disse Cosimo Bergamini: lei in America ha conosciuto un mondo che le è piaciuto di più, fuori dal mondo del marito, contestualmente alla crisi del suo matrimonio. Figli o non figli, Marta non poteva stare tutta la vita con un uomo che vive in quella confort zone e non ne esce più, che a modo suo è piccolo e non progredisce. Marta era fatta per volare alto e Vittorio probabilmente no e questa è una cosa che difficilmente si può ricondurre ad un figlio. Io penso che Vittorio abbia bisogno di una persona con molta personalità e maturità e a cui lui non tolga spazio.