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Il Paradiso delle Signore - puntata 20

 È giunto il momento di conoscere tutta la verità o quasi...




Il ragionier Galli spiega a Teresa che, in tempo di guerra, lui e Pietro erano prigionieri degli americani in una campo in Toscana; un altro prigioniero, Umberto Razzi (il fratello di Mandelli, anche se ancora non lo sapevano), si era convinto che Galli stesse collaborando con gli americani per rivelare informazioni sull'esercito italiano. Non era vero, ma Umberto aveva deciso di ucciderlo, così un giorno, quando la guerra era ormai quasi finita, approfittando della confusione lo minacciò con una pistola: Galli cercò di scappare ma prese una botta e perse i sensi, Pietro intervenne per salvarlo, e nella colluttazione partì un colpo e Umberto morì; le autorità del campo chiusero l'inchiesta perché la guerra era ormai finita. Teresa chiede a Galli come fa a essere certo che le cose siano andate così dato che era svenuto, e lui risponde che si fida ciecamente di Pietro.

Massimo annuncia ad Anna che, convinto dalla moglie, si assumerà le sue responsabilità e provvederà al mantenimento suo e del bambino, decidendo in futuro se riconoscerlo o meno. Pietro viene rinchiuso nel carcere di San Vittore, da cui evade praticamente subito diventando un latitante. Teresa, con un discorso appassionato, convince Vittorio (licenziatosi soprattutto dopo averla vista indossare il ciondolo con il sole regalatole da Pietro) di tornare a Il paradiso delle signore per salvarlo, a causa della situazione critica venutasi a creare dopo l'arresto di Pietro, il quale raggiunge Teresa e lei cura le sue ferite; non capendo però perché stia scappando come un delinquente nonostante si professi innocente, la ragazza gli chiede di andare via.

Donata si rende conto che Clara (il cui ciondolo riporta la data di nascita di Matilde, 13 giugno 1946) è la vera madre della sua bambina; temendo che voglia portargliela via, Donata abbandona il lavoro e sparisce nel nulla con la bambina, gettando Clara nella disperazione. Roberto si reca in chiesa per confessarsi: egli è segretamente omosessuale e prova dei sentimenti per Vittorio ma, vergognandosi di ciò, decide di mascherare la cosa continuando a frequentare Silvana. Elsa rinfaccia ad Anna il suo comportamento pretenzioso verso Quinto, che per mantenerla ha accettato qualsiasi lavoro e non ha neppure dato l'esame per il corso da elettricista, rivelandole inoltre che il ragazzo ha rotto i rapporti con la propria famiglia, la quale non accettava il fatto che il figlio volesse sposarsi con una ragazza compromessa; Anna decide dunque, dopo essersi concessa a Quinto, di lasciarlo con un biglietto d'addio per non pesargli ulteriormente, accettando l'offerta di Massimo. Vittorio è impegnato a dirigere una pubblicità che ha per protagonisti Roberto e Silvana mentre danzano, e Teresa, dispiaciuta per il dolore che gli ha causato, gli assicura che non dimenticherà mai i loro momenti felici e che è un uomo eccezionale, sperando un giorno di ricevere il suo perdono.

Pietro torna in carcere per costituirsi e Jacobi depone la propria testimonianza, che inaspettatamente lo scagiona. All'uscita dal carcere Pietro, scambiandosi un'occhiata con Mandelli, rievoca nella sua mente come le cose andarono in realtà: dopo una lotta con Umberto, il quale lo accusò di proteggere Galli perché riteneva che servisse a lui e Jacobi per gestire degli sporchi affari, Pietro afferrò la sua pistola e lo uccise volontariamente. Pietro ringrazia Vittorio per essere tornato al magazzino, ma lui dichiara che l'ha fatto solo perché il Paradiso lo ha reso un uomo migliore ed è giusto che continui a cambiare tutti coloro che avranno la fortuna di lavorarci. Dopo molto rifiuti, Giovanni mostra un primo segno di distensione verso Lucia, permettendole di andare a passeggiare con lui e loro figlio. Pietro (che ha stipulato un accordo con Jacobi per farlo entrare in società) può iniziare a vivere la sua relazione con Teresa alla luce del sole, ma durante un'uscita la coppia viene interrotta dall'improvvisa comparsa di Rose, la moglie americana di Pietro. Riassunto tratto da Wikipedia.

Scende il sipario su questa prima stagione de Il Paradiso. Tutto ha avuto inizio con loro, con Pietro, Teresa e Vittorio, ma anche con il ragionier Galli, le Veneri e la squadra di pubblicitari. Dall'altro lato della città, i Mandelli sono poi stati sostituiti dai Guarnieri e dalla contessa. Anche in questa stagione abbiamo una contessa, molto diversa dalla Sant'Erasmo.
Se Adelaide guarda con spocchia chiunque occupi un posto nella società inferiore al suo, un po' alla Mandelli per intenderci, la contessa di Teresa si affeziona a questa ragazza meridionale e prova ad aiutarla con consigli e suggerimenti. La prende in simpatia e le resterà accanto anche nella seconda stagione.
I personaggi belli, però, sono tanti. Tra i miei preferiti, a parte Teresa, Pietro e Vittorio, c'era Silvana, Elsa, Quinto e Galli. Mi appassionai anche molto a Lucia e ho sempre avuto un debole per Jacobi che mi faceva ridere. A parte loro, c'era Clara e il suo capo magazziniere, ma anche la zia di Teresa. Insomma sono tante le storie che mi hanno fatta innamorare, portandomi a seguire fino a oggi il Paradiso, in entrambe le sue versioni, sceneggiato e daily.
E pensare che all'inizio ero scettica. Avevo visto la serie televisiva della BBC e n'ero rimasta affascinata, anche se non condividevo tutte le scelte della protagonista della serie. La sua mentalità era molto diversa dalla mia e non apprezzavo il modo in cui Denise (questo il nome della protagonista) trattava il suo signor Moray. Era troppo ambiziosa per i miei gusti e a un certo punto lui fa addirittura un passo indietro, pur di non perderla, concedendole un ruolo direttivo.
So che è una forma di emancipazione, ma per come la vedo io, se ami qualcuno non lo fai sentire meno di te. Lei mi dava questa impressione, ma la serie televisiva britannica è fatta molto bene e, se ne avete l'occasione, guardatela, perché merita.
Poi fu la volta di "Velvet", la serie spagnola. Anche quella, molto liberamente ispirata al Paradiso... Insomma, quando annunciarono una versione italiana sul grande magazzino, pensai che era superflua. Invece, puntata dopo puntata mi innamorai perdutamente di Pietro e poi di Teresa, finendo col provare un affetto profondo e sincero per Vittorio. Da quel momento mi è stato impossibile dimenticarli e ho recuperato anche il libro di Zola.
Amore folle per un romanzo che è un capolavoro dell'Ottocento che ho analizzato in tutte le sue parti, finendo con lo spendere fiumi d'inchiostro nel tentativo di spiegare tutte le emozioni che mi aveva regalato.
Dunque, con parte di quelle ho rivisto questa prima serie, cercando di analizzarla con occhi meno innamorati, ma le conclusioni a cui sono giunta sono più o meno le stesse della volta precedente.
Nel rapporto tra Pietro e Teresa, la più forte è lei.
Sembra strano, ma è così nel romanzo, nella serie britannica e anche nella nostra.
Mori, come si chiami in tutte le versioni, è un uomo che non si è mai innamorato. Nel libro e nello sceneggiato inglese ha avuto tantissime donne e Il Paradiso rispecchia la sua conoscenza del mondo femminile, ma quando si innamora di "Teresa", tutto passa in secondo piano. Naturalmente proverà a resistere, cercherà di anteporre gli affari a lei, ma poi rinuncerà a tutto... Nella versione italiana addirittura anche alla vita, ma questo lo vedremo solo nella seconda stagione.
Dunque non c'è da stupirsi se l'amore che Pietro Mori prova per la sua Teresa è nettamente superiore a quello che lei prova per lui.
Nell'ultima puntata di questa stagione è forte lo stridore tra lui che ha bisogno di lei, di sentire la sua voce, di avere la sua approvazione, il suo appoggio e lei che tentenna, si mostra incerta, insicura.
A un certo punto, ci si chiede se lei non sia solo attratta da Pietro... 
Badate bene: quando lei si reca da lui per dirgli che vuole lui, Pietro n'è felice, ma è come se fosse consapevole che qualcosa di brutto stia per accadere. Nonostante tutto, si mantiene fermo. Viene condotto in carcere e comprende che Jacobi lo ha venduto. Pensa di essere stato incastrato e teme di restare in prigione per anni. Potrebbe sopportarlo, ma Teresa? Lei lo aspetterebbe? No. È chiaro. Dunque cosa fa? Scappa. La cerca e lei? Si tira indietro. Lo medica, ma poi lo invita ad andare via.
Da quella conversazione Pietro comprende che se non troverà un modo per uscirne pulito, lei si allontanerà da lui. Non attenderà il processo, le insidie di questo, né fuggirà mai con lui. Non gli resta, dunque, che fare l'unica cosa che non avrebbe mai voluto fare: cede la metà del Paradiso per convincere Jacobi a rivedere la sua testimonianza.
È quello che Bruno ha sempre desiderato. Jacobi ammira Pietro. Lo considera un amico, ma sa che Mori non lo approva. Si sente disprezzato e più Pietro lo tiene a distanza, più lui vuole trascinarlo nel fango.
Per sopravvivere Pietro ha dovuto lottare, combattere e difendersi con le unghie e con i denti. Non è il tipo che non si sporca le mani, ma spera di non doverlo fare. Per questo ripudia Jacobi e guarda con ammirazione a Conti. Lui vuole essere come Vittorio, ma si ritrova a dover fare accordi con Jacobi ed è questo che Bruno odia: la consapevolezza che Mori non vuole essere come lui. 
In tutto questo, c'è Teresa. Teresa è il suo sole, ma è anche una ragazza di famiglia. È sveglia, è intelligente, ha una mente aperta, ma il massimo che ha fatto nella sua vita è tagliare i calzoni al fidanzato nella pubblica piazza. Pietro la spaventa. Si sente molto attratta da lui. Di più, prova qualcosa di forte per lui, ma lui è così complicato.... Se Vittorio non l'avesse convinta a restare al Paradiso, Teresa, forse, si sarebbe innamorata di Conti. Il nostro pubblicitario avrebbe dovuto continuare a corteggiarla, fuori dal grande magazzino, e lei avrebbe messo una pietra sopra a quell'uomo fascinoso che la intrigava e spaventava insieme.
Così non è stato. La storia non si fa con i se e con i ma... Teresa è rimasta al Paradiso e per Conti non c'è più stata storia.
Eppure Vittorio sarebbe stato il marito ideale per la nostra Iorio: solare, brillante, trasparente e molto meno complicato di Pietro.
Ecco, rivedendo la puntata, ho capito che Teresa è coerente con se stessa. Sono io che avrei apprezzato un personaggio più maturo, più competitivo, più donna... Galli non ha dubbi su Mori. Conosce la versione che gli ha dato Pietro, ma a occhi chiusi metterebbe la mano sul fuoco per lui. Teresa non lo farebbe e questo, nella costruzione romantica, fa venire meno tutta la forza della storia tra lei e Pietro. Capisco che  il finale aperto avrebbe comunque raffreddato ogni bollore, ma chi ha scritto la storia, dopo averci pompato al massimo, ci ha tolto la terra sotto i piedi, proprio nell'ultima parte, restituendoci una ragazzina a cospetto di un uomo sinceramente innamorato e questo non va bene.
Molto meglio ne esce Vittorio che con gli occhi lucidi guarda Teresa. Lei gli confessa di aver provato emozioni fortissime in sua compagnia e di ammirarlo profondamente, ma nemmeno questo le fa onore... Se è così, perché sceglie Pietro?
Una cosa giusta Teresa la fa, riporta al Paradiso Vittorio e gli dice una cosa che si rivelerà profetica: Il Paradiso deve continuare a vivere anche senza lei e Pietro. È quello che farà Conti con la terza stagione, quando riaprirà le porte del grande magazzino, portando avanti il marchio Paradiso. Ecco la drammaticità nell'ultima stagione, quando Vittorio con una pena nel cuore concede a Dante il marchio, comprendendo che non è il nome del posto a fare la differenza, ma la squadra.
C'è ancora un pezzetto di strada da percorrere insieme. Da lunedì si passa alla seconda stagione. Io continuerò a commentarla sul blog e sul gruppo. E voi? Vi unirete a noi?
Prima di lasciarvi, vorrei spendere due parole su Anna e Roberto. Con i tagli fatti non si è capito nulla dei sentimenti di Roberto per Vittorio, così come del sacrificio di Anna. Il primo si spingerà a confessare il suo amore a Conti che ne resterà sconvolto, mentre Anna rinuncia a Quinto, perché comprende che lui non deve pagare per i suoi errori. Come l'hanno mandata in onda, invece, sembra solo un po' stronza e non è giusto.
A lunedì.
Buon fine settima.
Marianna

Commenti

  1. In effetti quando ha descritto Teresa-Pietro-Vittorio, mi è venuto da pensare a Stefania-Marco-Federico.
    Federico non c'è stato più on screen nell'ultimo daily, ma in quello precedente si e nella testa di Stefania fin dall'infanzia e secondo me per molto tempo anche nello scorso daily lei razionalmente e idealizzandolo da bambina forse aveva "deciso" che Federico doveva essere il suo grande amore e l'uomo della sua vita senza fare i conti cn quello che la vita e il cuore avevano in serbo per lei. In fondo sarebbe stato l'amore giusto per tutti, quello che tutti si aspettavano, l'amore semplice, senza conflitti e altro (fermo restando che Federico non la guardava ma parlo proprio del fatto che Stefania così aveva pensato nella sua vita, forse perché non conosceva altro), un po' come Conti sarebbe stato l'amore giusto per Teresa, quello che la migliorava, quello non contrastante e contrastato, non ambiguo, brillante, se solo lei l'avesse amato e se il cuore non l'avesse portata verso Pietro.
    Ecco penso che anche Stefania in qualche modo ad un certo punto si sia ritrovata a scegliere colui che è l'uomo della sua vita, senza neanche accorgersene, perché così si innamora di Marco, anzi pensando per tanto tempo che non poteva fare per lei. Allo stesso modo c'è qualcosa che alla fine ha portato Teresa da Pietro Mori perché così doveva essere forse. Cosa ne pensa?

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  2. Sì, sicuramente Stefania ha fantasticato a lungo su Federico che era una bravissima persona e anche un ragazzo brillante e molto avvenente, ma l'amore vero è quello ricambiato e, dunque, è Marco. Il confronto con Pietro, Teresa e Vittorio mi strappa un sorriso, perché la complessità di Pietro fa apparire gli altri tre dei ragazzini, ma Sant'Erasmo è un soggetto interessante. Ha un'universo tutto da scoprire e un'ironia che fa presa. Stefania è diversa da Teresa. La vedo tanto simile a Gloria anche nel sacrificio...

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    1. Si, quello che voglio dire è che si tratta di temperamenti e vissuti sicuramente diversi ma è per dire che ho visto molti personaggi che quasi "razionalmente" avevano deciso o comunque sulla base di un'infatuazione che la persona giusta doveva essere una in senso assoluto forse perché quella considerata giusta anche dagli altri, dal loro ambiente, da chi li circondava, magari dalla società stessa, senza rendersi conto che l'amore è tutt'altro che conformismo e abitudine.
      Pietro per Teresa era sicuramente anche un grande conflitto ma l'attirava e l'ha fatta innamorare come nessun altro e viceversa. Chi l'ha sempre vista meglio con Vittorio forse nemmeno si rende conto che a lungo andare non amandolo, non come meritava, lo avrebbe reso infelice. Allo stesso modo Marco è tutto fuorché l'uomo che probabilmente Stefania pensava razionalmente di poter amare o che fosse quello giusto e invece è successo. Lei nelle ultime puntate nomina a volte Federico e fa capire che lei stessa ha capito per prima: che se amore è stato lo è stato nella sua testa. Si Federico era tutte quelle cose, però l'amore, la passione sono decisamente altro. Ludovica ad esempio era ossessionata anche perché le avevano sempre inculcato l'ossessione che doveva stare con Riccardo e ce ne ha messo di tempo per capire che così non era (e lei di certo è la peggiore). Anche Gabriella se vogliamo fa parte di questa categoria: ha idealizzato e fantasticato su Salvatore per un'eternità, poi quando ha conosciuto Cosimo, temo abbia capito che l'amore sia tanto altro che il sogno di una ragazzina romantica. L'amore vero appunto per me è qualcosa di ricambiato ma anche qualcosa di molto concreto.

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  3. Interessante questo pensiero "Se ami qualcuno, non lo fai sentire meno di te", penso che quando questo avviene è proprio perché non si ama. Temo che al contrario quando ci sono le differenze e sono fin troppe per cui in una coppia c'è squilibrio o non si è fatti per stare insieme, purtroppo le differenze emergono preponderanti da sole. Francamente penso che la più forte non sia stata sempre e solo Teresa. Pietro e Teresa per me sono tanto forti come coppia proprio perché tanto diversi e tanto complementari, cosa che al contrario non vedo con Vittorio. Temo che Teresa e Vittorio avessero un'affinità tale che in certi momenti avrebbe annoiato il pubblico.
    Visto che è una serie che parla molto di emancipazione femminile, credo che debba passare per quasi tutte le protagoniste il momento del passaggio da ragazzina a donna, quantomeno per le giovanissime. Ed è vero che l'emancipazione avviene attraverso il lavoro, ma per me anche attraverso i sentimenti.
    Non è forse il vero amore che trasforma una ragazzina in donna?
    Pietro per quanto mi riguarda ha dato questo a Teresa e per questo rimane il suo vero amore, così come Riccardo con Nicoletta, Marco con Stefania, Cosimo con Gabriella, Marcello con Roberta. Ovviamente la cosa la metto anche al contrario. D'altro canto Teresa qualcosa ha dato a Vittorio: la possibilità comunque di diventare un uomo migliore perché c'è un Vittorio prima di Teresa e uno dopo Teresa

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