Vittorio e Armando scaricano le scatole del Paradiso Market. Arriva Ezio a dare una mano e ringrazia Vittorio per quanto sta facendo per Stefania e Gloria. Sarà felice di accompagnare la figlia a Bologna.
Gemma e Veronica fanno colazione e la nostra rossa ancora una volta fa ammenda, definendosi frivola e superficiale. Spera tanto che Stefania la perdoni. Sua madre è convinta che questo accadrà e per quanto riguarda la vita sentimentale troverà qualcuno che si innamorerà solo di lei. L'interessata non ne vorrà parlare.
Nella casa di ringhiera Maria e Irene, facendo colazione, salutano Stefania in partenza per Bologna. Con chi andrà? Con il papà.
Le Veneri arrivano al Paradiso e indossano la divisa. Scorgono un mazzo di fiori con un biglietto indirizzato a Irene, ma l'interessata si rifiuta di dire loro che gliele abbia mandate.
Adelaide ribadisce a Matilde di non volersi più occupare del Paradiso. La vendetta è un piatto che va servito freddo. La cognata di Marco la invita a pensare anche alla possibilità di non accanirsi sul banchiere, andando avanti.
In ufficio Vittorio parla al telefono con la banca che gli ricorda che, per concedergli il prestito che gli serve per acquistare le azioni, gli servono garanzie. Ne parla con Landi. Perché non proporlo a Guarnieri? Perché gli chiederà qualcosa in cambio. Sì, ma ne vale la pena.
Marcello porta il caffè ad Armano, in magazzino. Ferraris ne approfitta per sfogarsi con l'amico: il lavoro è troppo per un uomo della sua età, senza aiuto. Passano a parlare dei nuovi affari di Barbieri e il nostro sindacalista prova a indagare sui contatti del suo coinquilino, ma il riferimento di quest'ultimo all'ingegnere Basile lo innervosisce.
Vittorio incontra Guarnieri al circolo per dirgli che metterà Flora in copertina e il banchiere gli garantisce il suo appoggio per la banca. Conti si allontana dal commendatore per parlare con Matilde. Adelaide vuole veramente cedere le azioni del Paradiso? Sì. Lui vorrebbe acquistarle, ma teme che la contessa potrebbe non apprezzare. Le parlerà lei.
In pausa pranzo, nello spogliatoio, Irene confessa alle Veneri chi le ha mandato le rose: Alfredo, un ragazzo che ha lavorato per qualche tempo nella ciclofficina. L'ha invitata a pranzare all'Ambassador. Andrà? No, perché è un superficiale e inaffidabile.
Alfredo scende in magazzino per salutare Ferraris e chiedergli di Rocco e indirettamente di Maria, ma poi passa a parlare di Irene. Armando coglie al volo il senso della visita: ragazzo a caccia di donne... Squilla il telefono ed Armando si deve allontanare. Chiede così ad Alfredo di restare in magazzino, fino a quando non torna.
Gemma rientra a casa per portare alla madre un vestito e trova Stefania alle prese con la valigia che deve portarsi a Bologna. Veronica ed Ezio si allontanano per lasciare le ragazze sole. Così Gemma ci prova a parlare con la "sorellastra" e la nostra Colombo allarga le braccia per fare la pace.
Irene scende in magazzino e trova Alfredo. Si ferma a parlare con il suo corteggiatore che le racconta di essere diventato direttore di un'azienda. La lusinga e lei gongola, ma non gli dice se accetterà il suo invito.
Vittorio arriva in Atelier dove c’è Flora. Parlano della prossima copertina per la rivista e Flora gli chiarisce di non voler apparire su questo numero. La priorità è la signorina Moreau. Dunque, ci deve essere Stefania, magari con un abito della collezione.
In caffetteria Armando confessa a Salvo di essere rimasto deluso dalla menzogna di Marcello che insiste con il parlare dell'ingegnere Basile. Arriva l’interessato e lo prendono di petto: in che guaio si è messo questa volta? Sanno benissimo che l'ingegnere non esiste! Barbieri, messo alle strette, confessa: la contessa di Sant'Erasmo lo sta aiutando. La cosa non piace né a Salvo né a Marcello.
All'uscita dal lavoro, Irene, insieme alle altre Veneri, trovano Alfredo ad attendere la sua preferita. Irene, lusingata, accetta l’invito del suo corteggiatore, ma pochi istanti dopo, arriva il datore di lavoro di Alfredo che lo accusa di fare il cascamorto con la moglie e di usare l'auto aziendale per motivi personali. Irene scende dall'auto, a disagio.
Gemma torna a casa e parla con la madre del perdono di Stefania. Ne è felice, perché ha capito quanto conti la famiglia.
Vittorio si reca in villa, per parlare con la contessa delle quote del Paradiso. L'interessata si dice ben disposta alla cessione. Si scusa, ma deve ritirarsi. Lo lascia con Matilde, che brinda con lui. Capisce e apprezza l'attaccamento di Conti al lavoro.
Buongiorno. Alla fine sono riuscita a recuperare la puntata.
Molto fascinosa Matilde. Una donna elegante, sicura, con non pochi problemi che si potrebbe definire una versione adulta e disillusa di Marta. Mi piace come personaggio e capisco Vittorio, ma a mio parere lei è ancora innamorata del marito.
Bello il confronto in caffetteria tra Salvo, Armando e Barbieri. Si respirava affetto nell'aggressione verbale dei due amici nei confronti di Marcello e credo che questo valga dieci volte l'amore combattuto per Ludovica. Chi ti ama ti apprezza per quello che sei.
Parliamo delle scene tra Irene e Alfredo? Quella dell'auto, poi, è esilarante! Ci sarà da divertirsi con questi due! Cipriani, non cadere! Fallo soffrire!
A dopo per una nuova puntata!
Mah per me meglio Marta e non penso che la differenza vada ricercata solo in una questione di età perché anche Marta ha affrontato cose terribili. Di certo la Frigerio a parole dice peste e corna del marito, è disillusa, arrabbiata ma secondo me ancora lo ama.
RispondiEliminaNon me ne voglia Matilde ma la Guarnierina a parte nell'ultimo periodo in cui era giù perché doveva chiudere una fase fondamentale della sua vita con il suo matrimonio e anche li ha fatto una scelta definitiva, era una donna che teneva il punto, una decisionista, una che tirava dritta per la sua strada. In questo secondo me Marta è molto somigliante al padre: i tratti forti del suo carattere li ha ereditati da lui, anche per il fatto della carriera.
Sono d'accordo: il messaggio che viene lanciato da Marcello è terribile. Non si può pensare di cambiare per qualcun altro, si cambia per se stessi se lo si vuole e se è davvero necessario: Marcello vuole comprare Ludovica più che altro e il suo amore