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Il Paradiso delle Signore 7 - puntata 34

 Il Paradiso delle Signore 7 – puntata 34

 


Marcello si prepara per andare nel paese di Anna e ne parla con Armando che fa colazione. A parere del sindacalista è chiaro che Anna ha mentito a Salvo, ma deve avere un motivo… Barbieri è molto dubbioso, ma indagherà…

In caffetteria Elvira passa in rassegna i dolci. Ne vorrebbe uno, ma si impone di non toccarli, perché… Si è vista in divisa da postina ieri e stava malissimo. Ne parla con Salvo che le assicura che non è affatto soprappeso. Anzi… Le offre dei dolcetti. Parlano amichevolmente e lui confida alla sua amica di non uscire la sera, per restare in attesa di una telefonata della moglie. In quell’istante entra Armando che lo guarda desolato, avvisandolo che Marcello non andrà al lavoro.

In villa Adelaide e Matilde fanno colazione insieme. La contessa vorrebbe presentare a un’altolocata amica Maria, ma Matilde non è d’accordo. Non è giusto che coinvolga la Puglisi nella sua guerra contro Flora. Lei parla così perché non ha ancora capito chi è davvero la signorina Gentile.

Al Circolo Flora e Umberto fanno colazione, parlando dell’iniziativa del banchiere per allontanare Maria dal Paradiso. Arriva la baronessa che dovrebbe offrire un lavoro alla Puglisi. La nostra stilista si allontana, per lasciarli soli, ma la nobile non ha buone notizie: suo marito non assumerà Maria, perché non vuole entrare nella guerra tra lui e la contessa. Guarnieri le chiarisce che, se non collaboreranno, renderà difficile la loro vita lavorativa.

In negozio Gloria chiama a raccolta le Veneri per dire loro di fare fronte comune contro chiunque cercherà di avvicinare Gemma, dopo quanto è successo il giorno prima con il giornalista. La Zanatta arriva poco dopo e assicura alla capocommessa che sta bene. Armando consegna a Gloria un plico di lettere da portare a Landi. Clara, che deve salire ai piani alti, si offre di portarle al suo posto.

In redazione Vittorio e Landi scelgono la foto che farà da copertina al nuovo numero della rivista tra gli scatti realizzati ieri. L’immagine individuata da Roberto però non va bene. Devono sceglierne una dove la Boscolo non è riconoscibile. Glielo ha promesso. Clara entra proprio in quel momento e li sente parlare. Consegna a Landi il plico di lettere e si ferma a parlare con il direttore che le conferma la sua promessa.

In atelier Flora si prepara a raggiungere Vittorio, lasciando sola Maria. Squilla il telefono. È la baronessa che le offre un lavoro grandioso. Le promette di pensarci, ma emozionata corre fuori dall’atelier e finisce con lo sbattere contro Vito. Gli è successo una cosa bellissima, gli dice e lui si dichiara felice per lei. Corre in direzione, dove Conti è in riunione con Flora e Matilde. Emozionatissima, comunica a Vittorio e a Matilde di avere appena avuto una grande offerta di lavoro dalla baronessa, per trasferirsi in Costa Azzurra e lavorare come ricamatrice nell’azienda dei baroni. Flora la incoraggia, ma lei è incerta. Vittorio, invece, la invita a rifletterci bene.

Clara scende in negozio e parla a Gemma di quanto è successo ai piani alti. La foto più bella era quella con lei messa a fuoco, ma Conti ne sceglierà un’altra per mantenere la promessa fatta. Per la Zanatta non dovrebbe farsi tutti questi problemi.

Maria scende in negozio e racconta, emozionatissima, a Irene di aver ricevuto un’offerta di lavoro in Costa Azzurra. La Cipriani è felicissima per lei, ma Vito, che le ha sentita, è molto turbato.

In caffetteria Armando chiede continuamente l’orario, in attesa di Marcello. Salvo lo guarda stranito, ma poco dopo arriva Barbieri. Amato si allontana e i suoi amici si confrontano: la madre di Anna non è in America. Devono dirglielo. Sì, lo faranno questa sera.

Al Circolo Matilde racconta alla contessa dell’offerta di lavoro ricevuta da Maria e della reazione di Flora, che ha incoraggiato la Puglisi ad accettare. Adelaide invita la moglie di Tancredi a indagare con la baronessa che arriverà a breve.

In negozio Gloria e Stefania complottano amorevolmente su come coinvolgere Marco per un pranzo a casa della zia Ernesta, domenica. La figlia si allontana ed Ezio si avvicina alla moglie. Parlano di quanto accaduto a Gemma e della situazione difficile che si è creata. Si prendono per mano, si sorridono… Veronica entra in quel momento in negozio e li vede. Si turba e va via.

Clara sale ai piani alti, per dire al direttore che ci ha pensato e che è giusto usare un’immagine dove il suo viso è in primo piano. Come mai ha cambiato idea? Perché ha capito che è giusto così. Lei è orgogliosa del suo lavoro e di quello che ha realizzato.

Veronica cammina per strada, ma viene fermata davanti alla chiesa da due signore che vogliono impedirle l’ingresso in chiesa, perché è una peccatrice. Interviene don Saverio che le mette al suo posto, invitandole a fare ammenda. Rimasto solo con la Zanatta, don Saverio ricorda a Veronica che c’è un solo giudizio che conta ed è quello di Dio. La invita a entrare in chiesa, ma lei non se la sente.

Gemma rientra in casa e trova sua madre in sala da pranzo, da sola, in silenzio. È visibilmente turbata. Cos’è successo? L’hanno aggredita. Gemma la invita a reagire. Non deve abbassare la testa, deve combattere e non deve dire nulla a Ezio, perché altrimenti lui se ne andrà di casa. Sì, ha ragione, perché lui potrebbe tornare dalla moglie. Tra loro c’è un’intesa speciale. Sì, lo ha notato anche Gemma, ma Colombo torna sempre da lei, anche se è ancora legato alla moglie, e questo qualcosa significa. Rientra Ezio e le due donne smettono di parlare. È successo qualcosa? No, assolutamente. Tutto bene.

Matilde torna in villa e trova la contessa in salotto. Com’è andato l’incontro con la baronessa? Male. Non ha aperto bocca sulla faccenda. Be’, lei ha ottenuto le informazioni che cercavano, percorrendo altre strade… Quali? Ha chiesto l’aiuto di Italo che ha saputo da una cugina che lavora per i baroni che l’offerta di lavoro si deve a Umberto. Che fare ora? Devono dire tutto a Vittorio per Adelaide. Matilde non è d’accordo. Guarnieri potrebbe dire di aver agito per proprio conto. Bisogna invece trovare un modo per cogliere in castagna Flora e se è responsabile, farà fronte alle sue azioni.

Salvatore arriva a cena da Armando e Marcello, felicissimo. Anna gli ha telefonato. Sta per tornare a Milano. Barbieri e Ferraris si guardano e appena Amato si allontana si confrontano: taceranno per il momento e se non parla lei, lo faranno loro.

Buonasera! Finalmente qualcosa si muove. Marcello ha scoperto che la madre di Anna non è mai partita e lo ha confidato ad Armando. I due avrebbero voluto dire tutto a Salvo, ma la Imbriani, informata dalla madre, deve essere corsa ai ripari. Si chiarisse una volta per tutte questa faccenda, perché a mio parere non si può costruire un matrimonio sulle menzogne, non se si è delle persone perbene. La sostituta c’è già e mi piace molto: forza Elvira! Sei tutte noi soffici dentro e fuori.

Per quanto riguarda Flora, ci farà una pessima figura, quando Vittorio saprà che si è prestata a fare fuori Maria. Certo, l’occasione è ghiotta, ma quanto durerebbe la povera Puglisi in un ambiente altamente competitivo? Senza contare che il barone potrebbe assumerla per un periodo per poi licenziala subito dopo. Il posto giusto per la Puglisi è il Paradiso, dove potrà farsi le ossa, prima di spiccare il volo. Chi, invece, dovrebbe pensare che non è Maria il problema, è Flora. Che si chiami Maria o Adalgisa, Flora sarà costantemente ostacolata, finché starà con Guarnieri. A meno che non lasci Milano o perlomeno il Paradiso. Adelaide non si fermerà. Anche se Umberto, con le sue strategie, potrebbe facilitare il compito all’ex cognata, perché Conti odia i sotterfugi e le persone che se ne avvantaggiano.

Scaltra Matilde che sa giocare le sue pedine ed evita lo scontro diretto tra Conti e Guarnieri, almeno per il momento.

Per quanto riguarda il resto, devo dire che mi è dispiaciuto per Veronica e un po’ anche per Gemma. Insomma, una cosa è tirare avanti una storia che non sta in piedi e un’altra è accanirsi contro una donna che avrà pure sbagliato, ma resta pur sempre una persona. Questa parte della narrazione, però, mi sembra credibile. La storia di Gloria ha acceso un faro sulle Zanatta e Veronica farebbe bene a prendere atto che il volersi tenere Ezio non gioverà né a lei né a sua figlia. Gemma insiste affinché Colombo non lasci la casa, per paura di perdere quel nucleo familiare tanto faticosamente costruito, ma Ezio è ancora innamorato della moglie e sua madre non sarà mai la consorte di Colombo, con tutti i problemi che ne conseguiranno. Meglio dare un taglio netto ed andare avanti. Ci sarà un altro signor Colombo, magari vedovo davvero e innamorato solo della sua mamma. Per quanto riguarda lei, è adulta e vaccinata. Si trovasse un marito, per costruirsi una famiglia tutta sua!

A domani.

 

 

 

 

 

 

 

Commenti

  1. Però per quanto fosse crudele quella era la società di allora, le donne come Veronica erano additate così. Non dico che fosse un mondo giusto, perché non lo era, ma le cose stavano così e Clelia ha subito questo e altro da incinta, persino suo figlio, un bambino ha dovuto sentirsi dire delle cattiverie. Sinceramente le uniche che vedo senza reali responsabilità in questa storia sono Stefania e Gloria. Gloria in fin dei conti non sta facendo niente per riprendersi l'uomo che ama e di cui è la legittima consorte anche se latitante per 15 anni e poi ricomparsa: lei non sta esercitando i diritti che in fondo la legge le consentirebbe. Quanto a Stefania, era suo diritto riavere sua madre e restituirle la vita. Ezio, Veronica e Gemma invece ne hanno e ognuno di loro. Insomma vivono tutti e tre in una montagna di bugie.
    Ezio perché comunque vuole vivere tra due famiglie, ma la sua famiglia è una e Veronica e Gemma perché si ostinano a volere una famiglia che non è una famiglia né di sangue né a livello ufficiale. L'impressione a vedere madre e figlia è che non abbiano mai superato la perdita del capofamiglia e che vogliono Ezio per ricreare una sorta di stabilità. Però nella vita si deve andare avanti e possibilmente con un uomo che non sia né già sposato con un'altra né il padre di un'altra.

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  2. Ripeto io nelle Zanatta (in funzione appunto di accensione di quel faro) vedo la conferma di quello che l'anno scorso avevano fatto solo "intuire": la mancata e reale accettazione del lutto per Bruno.
    Madre e figlia hanno ricercato e pensato di ritrovare in Ezio quel capofamiglia che hanno perso e che rivogliono indietro senza rendersi conto che non può essere certo Ezio a restituire loro quanto hanno perso ma devono essere loro o a diventare autonome o comunque a cercare qualcuno di libero.

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