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Il Paradiso delle Signore 9 - puntata 57

 Elvira racconta alle sue amiche e coinquiline della sua serata con Salvo. Si sposerà a breve. 

Salvo ha preparato la colazione per Armando e, appena il sindacalista si alza, gli racconta la bella novità. Ferraris si congratula con lui. Elvira è una ragazza fortunata. No, il fortunato è lui.

Adelaide racconta alla figlia di volersi prendere qualche giorno. Si prepara ad andare a Venezia con Marcello per trascorrere una settimana insieme. Così starà lontano da Umberto. Il commendatore ha gravi problemi finanziari ma, conoscendolo, il banchiere se la caverà anche questa volta.

Nello spogliatoio Irene racconta alle altre quanto le ha detto Maria. La spiegazione non convince le Veneri. Matteo non avrà provato a metterle il bastone tra le ruote? Forse ha conosciuto qualcuno, insinua Delia. Agata non ci sta. Interviene e rivela loro che se c'è un'infame in tutta quella storia è Portelli.

In direzione Marta chiede a Marcello se le voci su suo padre sono vere. Lui sa che Guarnieri sta cercando dei prestiti. Non potrebbe informarsi? Lo esclude. La capisce, ma non se la sente.

In magazzino Armando costringe Alfredo a mettere in ordine le fatture, ma il magazziniere ha la testa altrove. Oggi firma il contratto per il cambio. Li raggiunge Elvira per degli assortimenti. Perico si allontana e Ferraris si congratula con la Venere per le prossime nozze.

Irene vede Matteo passare e lo ferma. Gli chiede spiegazioni e lui le confessa la verità. Ma se la ama, perché non combatte? A lei sembra che lui abbia deciso di lasciarla andare.

Umberto vede Marta uscire dal Paradiso e la attende all'altro lato della strada. Lei gli si avvicina per chiedergli delle voci che circolano sul suo conto. Il padre non nega, ma si dice convinto di poter superare questo momento. Enrico, sul camioncino del Paradiso, li osserva da lontano.

Irene porta il pranzo a Concetta e le parla di Maria. Ha saputo da Matteo quanto è accaduto. Il ragioniere sembra anestetizzato. La signora Puglisi le spiega che Portelli ha tradito il fratello per salvare la madre e ora si è convinto di meritare tutto il disprezzo del mondo. 

Agata sale in redazione per mostrare a Landi alcuni bozzetti. Ha lavorato tutta la notte, anche per non pensare a Maria. Roberto si mostra come sempre sensibile e attento. Non si sceglie chi amare. Per fortuna Maria ha tutti loro a sostenerla. E lui? Lui ha loro, i dipendenti del Paradiso.

In Galleria Umberto ringrazia Odile per aver detto a Marta dei suoi problemi finanziari. Non è infastidito? No. Si fida di lei. E con la sua confidenza, sua figlia si è mostrata preoccupata per lui. Tutti i soldi del mondo non valgono Marta. Odile lo incoraggia a non mollare.

In magazzino Enrico racconta ad Armando quanto ha visto in strada. Si dispiace per Marta e anche per Umberto. Perché non lo conosce, gli assicura Ferraris. 

Odile contesta il listino dei prezzi dei capi di fascia media, sono troppo alti. La Furlan le spiega che i costi sono alti. Tancredi sottolinea che i prezzi sono proporzionali alla qualità dei tessuti. La ragazza turbata li pianta in asso e la Furlan si sfoga con Sant'Erasmo che si mostra particolarmente calmo e rilassato.

Nello spogliatoio, prima di andare via, Irene racconta ad Agata e alle altre Veneri quanto ha saputo su Maria. La Cipriani è molto dura nei suoi commenti e Rosa prova a far capire loro che Matteo sta pagando molto per il suo errore.

In Caffetteria Salvo ed Elvira parlano di dove sposarsi. Amato ha idee grandiose, ma la Gallo lo riporta con i piedi per terra. 

Al Circolo Tancredi riferisce a Umberto di non poter accettare le sue garanzie. C'è però ancora una possibilità... Quale? Potrebbe vendergli il 20% della Galleria Milano Moda. Così avrebbe il settanta per cento della società. Sì, ma continuerebbe a occuparsene il banchiere. 

Matteo va a prendere la madre che è tornata a Milano su invito del figlio. Portelli le dice che lascia l'Italia, per andare in Danimarca, dove c'è un vecchio amico di scuola che lavora lì. Potrebbe offrirgli un'occupazione da contabile. Ha bisogno di cambiare aria. Perché non si trasferisce a Crema, da lei? No, deve andare, per ricominciare daccapo.



***

Buonasera.

Quanto è giusto infierire? Umberto e Matteo hanno sbagliato e stanno pagando, ma c'è un limite alla sofferenza o è giusto vedere strisciare il proprio nemico senza pietà? A mio parere il limite da non valicare è la linea sottile tra vittima e carnefice. Ci vuole equilibrio in tutte le cose, anche nel ballare sul cadavere del proprio nemico.

Matteo, se avesse parlato, si sarebbe evitato la gogna. Umberto... Umberto è sempre lo stesso e Marta lo conosce da sempre. Questa volta è rimasta più delusa del solito, ma il banchiere non è nuovo a sotterfugi e sgambetti. La contessa ne potrebbe raccontare tanti. Non so... Il momento ideale per perdonare, a mio parere, sarebbe quello in cui il carnefice riconosce di aver commesso un grave errore e inizia il cammino di una redenzione sincera. Non so se ci sia speranza per Umberto, ma per quanto riguarda Matteo... Forse ha imparato la lezione, che dite? Glielo auguro. Che resti a Milano mi pare chiaro, ma spero che il suo percorso, da oggi in poi, sia migliore.

L'altro cattivo in circolazione è Tancredi, ma lui mi ispira simpatia. Ha qualcosa di comico nella sua furia e nella sua voglia di rivalersi sul Paradiso, non avendo potuto nulla contro Conti. Voi griderete allo scandalo, ma io lo vedo perfetto a capo del nostro grande magazzino: uomo sfiduciato e cupo, darebbe vita a un personaggio alla Mori e per lui dovrebbe apparire all'orizzonte una nuova Teresa, ma questa volta per entrambi dovrebbe esserci il lieto fine. Resterà solo un sogno? Chissà!

La Furlan ha bisogno di qualcuno che moderi la sua ambizione e con Tancredi finirebbe con il rovinare il povero Sant'Erasmo. Matilde era egoista, ne ho parlato abbondantemente a suo tempo, ma Giulia come compagna sarebbe molto peggio. No, salvate Tancredi da se stesso!

Detto questo, speriamo che Salvo ed Elvira si sposino presto, così passiamo a parlare di altro.

Vi saluto. Buona serata e a domani!

Marianna


Commenti

  1. Marianna, per Umberto non ce ne è di speranza, ma lo dico con molto realismo, perchè quelli come lui cascano sempre in piedi. La cosa peggiore che gli può capitare è finire in bolletta.
    Diverso è per i poveri disgraziati come Matteo e sua madre che tribolano per un'intera vita cercando di sopravvivere in tutti i sensi e poi pagano sempre il prezzo più alto.
    Perdonare non è obbligatorio, ma il confine tra il non perdonare e la ripicca in questo caso è stato ampiamente superato.

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    1. Concordo. Umberto, pur perdendo denaro, conserva una rete di relazioni che è fondamentale per restare a galla o rinascere. Matteo e Silvana, invece, sono molto più vicini a noi comuni mortali, ma Portelli avrebbe dovuto parlare con il fratello e avrebbe dovuto convincerlo a fidarsi di lui. Avrebbero ingannato Guarnieri e avrebbero salvato Silvana. Così ha tradito la fiducia del fratello. Forse lo ha fatto per punirsi ancora una volta, non ritenendosi all'altezza, ma dall'esterno chi passa come infame è lui. Ha ragione, il perdono non è obbligatorio, ma fa bene a chi lo concede. Ti permette di andare avanti. Perdonare, però, non significa perdonare. Il percorso fatto lascia segni indelebili, per fortuna. Altrimenti commetteremmo sempre gli stessi errori.

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    2. Credo che semplicemente allora per Matteo Marcello nella scala d'importanza non fosse ancora allo stesso livello di Silvana (ed è difficile dire se mai lo sarà) così come non lo era Maria: vedeva il banchiere troppo più forte e se ci fosse stato di mezzo altro che non fosse la vita di sua madre, non avrebbe esitato a parlare ma lui e sua madre sono sempre stati una cosa sola o quasi e dopo una vita insieme solo loro due contro tutto e tutti lui non poteva rischiare.

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  2. Marianna come vedrebbe Rosa con Tancredi?

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    Risposte
    1. A me piacerebbero molto, ma la mia proposta non ha trovato grandi consensi. C'era chi rilanciava con Mirella e Tancredi. Con la professoressa avrebbe più cose in comune.

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