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Il Paradiso delle Signore 8 - puntata 66

 Matilde raggiunge Vittorio in salotto, preoccupata che lui fosse già andato via. Si scambiano effusioni e poi siedono a tavola per fare colazione. Parlano della loro situazione. Non sarà facile vivere il loro amore. Tancredi non si arrenderà e la legge italiana non è sicuramente dalla loro parte. Ne parlerà con il suo avvocato, decide l'imprenditrice. Lei e Sant'Erasmo si sono sposati in Inghilterra e lì la separazione è possibile.

A colazione Marcello, Salvo e Armando parlano di Rosa. Ferraris è preoccupato. Si è rivolto persino alla chiesa. 



Nello studio della villa Flora rigira tra le mani la lettera che avrebbe dovuto consegnare a Tancredi. L'interessato entra e lei fa sparire l'epistola in un cassetto della scrivania che chiude a chiave, inventandosi una telefonata da fare per far allontanare l'editore.

Irene incontra in caffetteria Crespi che le assegna i compiti da fare a casa in vista dell'evento. Sono schede sugli ospiti che dovrà studiare per conoscere i nomi e gli elementi essenziali su ognuno di loro per evitare scivoloni.

Marcello e Roberto si riuniscono in redazione, senza Vittorio, impegnato dall'avvocato. Barbieri ha pensato a cosa poter regalare a Natale alle clienti. Cosa? Libri. Come Conti. L'idea è approvata. Bisognerà parlare ora con Portelli per l'impegno di spesa.

Alfredo sale in negozio con dei pacchi e ne approfitta per salutare la sua fidanzata. Lui prova a baciarla, ma lei gli ricorda che è la commessa migliore di Milano e la professionalità è d'obbligo. La conversazione scivola su Vito e la sua proposta. Perico si impegnerebbe subito, ma la Cipriani prende tempo. Per quanto riguarda la serata, non potranno vedersi, perché la nostra capocommessa deve studiare.

In ragioneria Matteo indica una cifra contenuta al fratello, per l'acquisto dei libri. Barbieri riflette e poi si dice ottimista. Troverà l'editore giusto. A cosa si deve tanto buonumore? Venerdì torna la contessa.

Don Saverio raggiunge Armando in caffetteria per dirgli che ha fissato un colloquio in un liceo per la nipote. È un istituto religioso. 

In salotto Tancredi legge la lettera di Matilde. Lo raggiunge Umberto e l'editore gli mostra l'epistola, spiegandogli come l'ha trovata. Sua moglie aveva intenzione di andare in Giappone, ma ha cambiato idea e la sua fidanzata sa cos'è successo. Guarnieri si offre di parlare con la stilista.

Vittorio e Matilde rientrano a casa, dopo la conversazione con l'avvocato. Il matrimonio è stato trascritto in Italia, dunque è valido e loro due, davanti alla legge, sono concubini. La Frigerio riflette sulla reazione di Adelaide che non si schiererà sicuramente dalla sua parte. Per il resto, dovranno fare molta attenzione a non farsi vedere insieme alla luce del giorno.

Umberto raggiunge la compagna al Circolo e le racconta della lettera trovata da Tancredi. Cosa sa lei? La stilista copre l'amica.

In magazzino Alfredo confida ad Armando di essere avvilito. Irene sarà impegnata tutta la settimana. Be', lui dovrebbe sostenerla. Lo ha fatto. L'ha incoraggiata e ora si è pentito.

Matteo rientra in ufficio e trova Marcello gongolante. Ha trovato un editore disposto a fornire loro delle copie al prezzo concordato. In verità costerà un po' di più, ma non importa. Metterà lui la differenza. Perché? Perché la casa editrice è vicina alla contessa. A tale proposito, Barbieri riconsegna al fratello l'orologio che gli ha regalato Adelaide.

Umberto torna in villa e racconta a Tancredi quanto gli ha risposto Flora: Matilde aveva pensato di andare via, ma poi ci ha riflettuto ed è rimasta. Sant'Erasmo non è convinto. Sua moglie ha cambiato idea per Conti. E lui non vuole che Vittorio se ne esca con la sua.

Rosa raggiunge lo zio a casa. Armando le parla del colloquio, ma Rosa non ha intenzione di andare. Il metodo di don Milani non trova un riscontro positivo negli istituti guidati da religiosi. Dunque, farà come ha deciso: cambierà lavoro.

Irene, tornata a casa, studia con l'aiuto di Maria e Clara. 

Vittorio e Matilde passeggiano per strada e parlano della loro situazione davanti alla legge. La Frigerio è preoccupata, ma Conti è ottimista. Aspetterà tutta la vita se necessario per averla finalmente al suo fianco sotto gli occhi di tutti. Tancredi, all'altro lato della strada, li vede baciarsi in strada.

*** 

Buonasera. Cosa dire? La storia di Matilde e Vittorio, purtroppo, ci accompagnerà ancora per molte puntate tra alti e bassi. Così mi sono fatta una rapida ricerca sull'argomento concubinato, donna sposata che va a vivere con un altro e ho scoperto che la nostra Frigerio, in caso di denuncia, rischia, per adulterio, il carcere fino a tre anni. Ovviamente Tancredi non denuncerà la moglie, per evitarsi lo scandalo, ma la cosa più interessante che ho scoperto è un'altra e riguarda l'incendio di cui è responsabile Sant'Erasmo. Sapete cosa stabiliva la legge in merito ai beni della moglie negli anni Sessanta? Leggete un po':

"I rapporti tra marito e moglie negli anni Sessanta erano ancora fortemente caratterizzati da una divisione dei ruoli tradizionale. Il marito era considerato il capo della famiglia, responsabile del sostentamento economico e della protezione della moglie e dei figli. La moglie, invece, era responsabile della cura della casa e della famiglia.

In ambito legale, il marito aveva la piena gestione del patrimonio della moglie. La moglie era considerata una "capofamiglia subordinata" e non aveva alcun diritto sul proprio patrimonio. Il marito poteva disporre dei beni della moglie come meglio credeva, senza il suo consenso.

Questa situazione era dovuta a una serie di fattori, tra cui:

Le tradizioni culturali: la cultura italiana era ancora fortemente patriarcale, e le donne erano considerate inferiori agli uomini.

La legge: la legge italiana, fino agli anni Settanta, prevedeva una completa subordinazione della moglie al marito.

In questo contesto, la moglie era spesso una figura subordinata e dipendente dal marito. Aveva pochi diritti e doveri, e la sua vita era spesso limitata alla casa e alla famiglia.

Naturalmente, non tutte le coppie rispecchiavano questo modello tradizionale. Alcune coppie avevano rapporti più paritetici, in cui i ruoli erano più equi. Tuttavia, questo era ancora un'eccezione.

Solo a partire dagli anni Settanta, con l'avvento del movimento femminista, si iniziò a vedere un cambiamento graduale nei rapporti tra marito e moglie. La donna iniziò ad avere una maggiore autonomia e a rivendicare i propri diritti, anche in ambito familiare.

In ambito legale, le leggi in materia di famiglia furono modificate per garantire una maggiore parità tra marito e moglie. La moglie ottenne il diritto di lavorare, di aprire un conto bancario e di disporre dei propri beni senza il consenso del marito.

Questi cambiamenti hanno portato a una trasformazione dei rapporti tra marito e moglie, che oggi sono più paritetici e basati sulla condivisione dei ruoli".

E per completare il quadro, vi riporto anche quanto era diversa la legge in merito al delitto d'onore:

" Il delitto d'onore è un reato commesso per vendicare l'onorabilità del proprio nome o della propria famiglia. In Italia, il delitto d'onore era previsto dal codice penale fino al 1981.

La legge italiana prevedeva che il delitto d'onore potesse essere commesso da un marito, da un padre o da un fratello nei confronti della moglie, della figlia o della sorella. Il reato era punibile con la reclusione da due a cinque anni, se il delitto era commesso nell'atto in cui si scopriva la relazione carnale illecita e nello stato d'ira determinato.

Il delitto d'onore era basato su una concezione patriarcale della famiglia, in cui la donna era considerata una proprietà dell'uomo. Il marito, il padre o il fratello aveva il diritto di uccidere la moglie, la figlia o la sorella se la considerava colpevole di adulterio o di altri atti che potevano compromettere l'onore della famiglia.

Il delitto d'onore era un reato molto diffuso in Italia, soprattutto nelle zone rurali e nelle regioni meridionali. Il reato era spesso giustificato dalla società, che considerava l'onore della famiglia un valore più importante della vita della donna.

Il movimento femminista ha lottato per l'abolizione del delitto d'onore. Nel 1981, la legge italiana fu modificata e il delitto d'onore fu abolito".

Dopo aver letto tutto questo, capisco che Vittorio è uno che ama combattere contro i mulini al vento, ma mi sembra molto azzardato baciare in strada la moglie di un altro. Senza contare che Conti non è il potente della situazione che si permette il lusso di sfidare la società. Senza considerare il fatto che, se ama Matilde, deve pensare al suo bene e al suo interesse. Lo sta facendo? No.

Devo dire che non avevo mai messo a fuoco quanto fosse egoista il nostro direttore, soprattutto in fatto di donne. A quanto pare Conti non ha mai superato il tradimento di Marta e, invece di chiarire con la sua ex consorte, ha pensato bene di fare lo stesso torto a un altro. Tancredi, da parte sua, come reagirà? Farà fuoco e fiamme, rischiando l'infarto, o manderà a quel paese Matilde? Chissà che non sia proprio questa la soluzione per riavere indietro la moglie. Di sicuro una situazione come questa avrebbe fatto scalpore nella Milano bene di quegli anni. Altro che Paradiso alla Beautiful!

Per il resto, Rosa ha deciso di cambiare lavoro! Dove troverà un'occupazione? Ma al Paradiso! Posso dirlo? Sono invidiosa! Vorrei conoscere anch'io chi lavora in quel negozio, così saprei sempre come sbarcare il lunario.

Per il resto, fascinoso Crespi, carine Maria e Clara con Irene e piacevole Marcello. Stringiamo i denti, venerdì torna la contessa e la sua sorpresa... Qualcosa di nuovo all'orizzonte! Sopravvivremo fino ad allora? Miele, tanto miele, ma poco coinvolgimento per quanto mi riguarda.

In merito alla gestione dei beni della moglie, il reato di incendio della fabbrica non esiste, perché il marito gestiva le proprietà della moglie come meglio credeva. Ecco a cosa serve conoscere la storia! Noi abbiamo i nostri problemi, ma chi è nato prima non stava messo tanto bene. Onore e merito a chi ha combattuto davvero per ottenere il riconoscimento di diritti che oggi ci permettono di inveire contro Tancredi. A quei tempi, Matilde avrebbe nascosto Conti nell'armadio, altro che passeggiare con lui per strada, concedendosi un bacio!

Buona serata e a domani!

Maria




Commenti

  1. Conti? E' egoriferito e innamorato dell'amore ahimé e questo lo porta ad esibirsi in dichiarazioni da "carta dei cioccolatini", esagerate ma che hanno poco di concreto, sono poco consone e non ti aspetti da un uomo maturo.
    In questi casi si opta per la fuga Cattegaris o per i documenti falsi alla Niccardo.
    Aggiungo infatti che il regime legale allora era quello della separazione dei beni.
    Beh la sua ex moglie l'ha lasciato proprio per un altro mondo mica per un altro uomo perché lui non le bastava più (poi è arrivato anche un altro uomo), dice che è stato peggio perché l'ha massacrato nell'orgoglio?
    Beh i potenti non è che non pagassero un prezzo alto: Fausto Coppi e la sua compagna furono processati e condannati (a lui fu ritirato il passaporto, cosa gravissima per un ciclista), Mina venne oscurata dalla Rai.
    E lo stesso Tancredi - Marianna - si tiene le corna perché lo scandalo sarebbe un disastro anche se occorre vedere quanto lo nasconderà.
    A proposito di contestualizzazione storica, mi fa molto piacere che con Rosa si parli di don Milani.

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