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Il Paradiso delle Signore 8 - puntata 70

 In villa fanno colazione con Guarnieri che è in brodo di giuggiole per la presenza al suo fianco di Marta. La contessa l'ha incontrata in Francia e l'ha convinta a deviare verso l'Italia. Adelaide ha buone notizie per quanto riguarda Odile: ha accettato di essere riconosciuta come una Sant'Erasmo. Tancredi ascolta silenzioso e triste il racconto e al sollecito della padrone di casa a reagire, si scusa, allontanandosi. Anche Umberto e Flora si congedano e Adelaide spiega alla nipote quanto sta accadendo tra Matilde e Vittorio.


Rosa saluta lo zio, determinata a uscire, per trovare un lavoro. Armando gli allunga qualche lira per essere sicuro che faccia colazione. Salvo esce in salotto in pigiama, dimentico dell'ospite, ma al rimprovero di Ferraris, si scusa. Appena l'insegnante esce, si unisce agli altri due uomini Barbieri, deluso dal silenzio della contessa. 

Vittorio e Roberto spiegano alle veneri la nuova iniziativa che riguarderà i libri usati e le commesse apprezzano molto.

Umberto torna in villa per parlare con Tancredi. Lo trova in salotto che legge il giornale e gli consiglia di raccontare alla zia quanto ha fatto con la fabbrica della moglie, prima che lo scopra da qualcun altro.

Matilde e Vittorio si incontrano nell'ufficio di lui. La Frigerio ha rivalutato la possibilità di denunciare il marito. Conti le garantisce il suo appoggio.

In negozio c'è tantissimo lavoro e Irene corre da Delia per chiedere il suo aiuto. Alfredo sale in negozio con Armando e anche loro notano la grande affluenza. Irene prova a coinvolgere anche il fidanzato nello smistamento della clientela, ma Ferraris se lo riporta in magazzino, prima che perda la sua risorsa.

In atelier Concetta e Botteri parlano del Natale e la nostra sarta invita lo stilista a unirsi alla sua famiglia per festeggiarlo e per non restare da solo. L'uomo, infatti, dopo la scomparsa della madre, non ha più nessuno con cui condividere questo evento speciale. Lui rifiuta l'invito, perché non vuole disturbare, ma promette di pensarci seriamente.

Flora e Umberto attendono al circolo l'arrivo di Marta che pranzerà con loro. La stilista ci tiene molto a fare bella figura con la figlia del compagno e ha chiesto a Italo quali siano i piatti preferiti della fotografa. La nostra giovane Guarnieri li raggiunge radiosa e felice di passare del tempo con loro.

Durante la pausa pranzo, Clara legge alle amiche una lettera d'amore che ha trovato in un libro della raccolta esposta in negozio. La scrive una donna nel 1954 a un sarto che le ha cucito l'abito che indossa. Lei è Ornella e lui è Gian Lorenzo. Sarà lo stesso? Irene lo esclude, dieci anni fa lo stilista era a Parigi. 

Vittorio rientra in ufficio e trova ad attenderlo Adelaide. La contessa vuole parlargli di Matilde. Comprende il coinvolgimento emotivo, ma non tollera che il nome della sua famiglia passi di bocca in bocca. Conti le rivela che il motivo per cui la sua protetta ha lasciato il marito è molto più grave del loro amore. Di cosa parla? Deve chiedere spiegazioni a Tancredi. La nobildonna assicura che lo farà ma, prima di andare via, lo informa che la sua ex moglie è tornata a Milano per le vacanze natalizie.

Adelaide passa a salutare Marcello che vorrebbe abbracciarla o baciarla, ma lei, pur ammettendo di aver sentito la sua mancanza, frena. Potrebbero vederli e non è opportuno. Apprezza molto il suo impegno nel tutelare i suoi affari, ma si aspettava una collocazione più consona. Proprio mentre stanno per baciarsi, arriva Matteo che approfitta delle presentazioni del fratello per ringraziare la contessa del gentile dono che gli ha fatto. Lei si dice lieta che lo abbia apprezzato, ma soprattutto che i due fratelli abbiano risolto le loro divergenze, perché non c'è nulla di più importante che la famiglia.

In negozio Clara vede Botteri avvicinarsi allo scaffale dei libri e si ferma a parlare con lo stilista che le racconta di aver donato lui molti di quei volumi. Erano della madre con cui aveva un rapporto conflittuale, perché non voleva che lui facesse il sarto. Per questo, dieci anni fa, decise di andare a Parigi. Dieci anni fa? L'interesse di Clara si accende particolarmente. Sì, era il 18 settembre del 1954. Se lo ricorda, perché era l'onomastico della madre. Si lascia sfuggire anche un commento su qualcosa che era finito, ma alla domanda della Boscolo che prova ad avere conferme ai suoi dubbi, lo stilista si congeda.

In Galleria Flora parla a Matilde di Marta. Le piace molto e l'ha invitata a passare per il negozio. La Frigerio, che conosce superficialmente la Guarnieri, non nasconde di non avere piacere a incontrarla. Sarebbe una situazione imbarazzante. Le parla poi del console Giapponese che l'ha contattata per avere spiegazioni sul suo mancato viaggio e per proporle di andare in Oriente almeno per la presentazione di uno spazio dedicato alla Galleria, ma lei non se la sente per il momento.

In villa Adelaide racconta a Marta della sua conversazione con Vittorio. La nostra Guarnieri riconosce di aver sperato che il suo ex marito trovasse un nuovo amore, ma non immaginava che sarebbe successo con qualcuno della sua famiglia. Nonostante tutto, non ci vede nulla di scandaloso. La zia non concorda. Ci sarebbero ripercussioni sgradevoli su tutta la famiglia, ma prima di parlare con Matilde, deve fronteggiare suo nipote che, a quanto pare, ha fatto qualcosa di grave.

Tornata a casa, Clara racconta a Maria e a Irene dei suoi sospetti, dopo il racconto di Botteri: lo stilista non ha mai ricevuto la lettera che la madre ha nascosto nel romanzo, "Canne al Vento", ben sapendo che lui non lo avrebbe mai sfogliato, perché non gli piaceva. E Gian Lorenzo, credendo di aver perso l'amore della sua vita, è partito per Parigi. La Cipriani le trova assurde, ma Maria spalleggia la Boscolo. Per lei potrebbe essere. La madre, contraria all'unione del figlio con Ornella, gli ha nascosto l'epistola, inducendolo a credere che la signorina non fosse interessata a lui.

Rosa rientra a casa, dopo una lunga giornata infruttuosa alla ricerca di un lavoro e trova suo zio con gli altri due inquilini impegnati in una fitta conversazione. Parlano di calcio? Di amore, le rivela Armando. Marcello lamenta la freddezza della contessa. Lei abbozza un mezzo sorriso, dichiarando di avere il cuore spezzato per la mancanza di un impiego e per le scarse prospettive che le impediscono di togliere le tende. Barbieri le assicura che non ci sono problemi, per quanto riguarda la sua presenza in casa. Per il lavoro, invece, dovrebbe puntare più in alto, a qualcosa di adatto alla sua preparazione, le suggerisce lo zio. Per Salvo deve puntare sulle conoscenze. Ma se non conosce nessuno a Milano! Vive nella stessa casa di Marcello! Lui sì che frequenta persone che potrebbero offrirle un lavoro.

A cena la contessa prova a far spiccicare parola a Tancredi, invitandolo a confidarsi con lei, al fine di aiutarlo, ma quando il nipote racconta ai commensali la verità sul rogo alla fabbrica dei Frigerio, di cui sono a conoscenza solo Flora e Umberto, Marta non crede alle sue orecchie e la zia lascia la tavola, senza una parola.

*** 

Buonasera. Se non credessi che il grande amore è uno, ed è quello che costruisci giorno dopo giorno, con impegno, dedizione, sopportazione e amore, farei un tifo sfegatato per Tancredi e Marta. Peccato che lui sia sposato e che io conosca tutti i retroscena di entrambi. In ogni caso, pare che la nostra Guarnieri sia a Milano solo per poco tempo e non per Vittorio a cui, in teoria, augura ogni bene. Non potrebbe fare diversamente. Ha lasciato lei il marito e gli ha anche chiesto lo scioglimento del matrimonio per poter sposare un altro. Forse la frequentazione con Tancredi, che al momento mi sembra impossibile, visto lo stato in cui verte l'uomo, servirà al nostro editore a capire che si può, anzi, si deve andare avanti?

Interessantissima, per me, e da romanzo, la storia di Botteri. Finalmente scopriamo qualcosa su di lui, Non è sposato, non è gay e ha alle spalle un amore che lo ha prodondamente deluso. Conosceremo presto la sua Ornella che tornerà dal passato? Brava Clara che ha messo insieme i pezzi ed è riuscita a scoprire i collegamenti tra il racconto di Gian Lorenzo e quella lettera. Queste mamme che nascondono le lettere indirizzate ai figli! Ricordate quando lo fece anche Agnese con la lettera di Gabriella a Salvo?

Dolcissima Concetta, che a me piace un sacco, e che ha invitato Botteri per il Natale. Il nostro stilista inizierà a frequentare più assiduamente i Puglisi? 

Per il resto, viva la contessa! Rivederla al Paradiso, come interagire con i membri della sua famiglia, mi mette di buonumore.

La bella e buona Matilde, che mi piace come persona, mi annoia, invece, terribilmente con la sua storia con Vittorio. Per me è interessante il suo contrasto con il marito, meno il suo amore per l'amante, ma su questo fronte non ci resta che rassegnarci. Dobbiamo aspettare per capire in che direzione andrà la sua storia con Conti.

Non ci hanno lasciato intuire la reazione di Vittorio, alla notizia che Marta è a Milano. Immagino lo scopriremo nei prossimi giorni. Lui di motivi per essere freddo nei confronti della moglie ne ha tanti, ma immagino che la riceverà almeno con educazione e gentilezza, così come l'ha lasciata andare.

Rosa che vive con tre uomini ha qualcosa di molto, molto, ma molto moderno. A parte questo, sarebbe interessante vedere questi quattro interagire in un contesto contemporaneo. Una donna indipendente, colta e con le idee chiare che divide la casa con uno zio e due baldi giovani molto diversi da lei. Sarebbe interessante come soggetto su cui lavorare. Per restare, invece, su quanto abbiamo visto, mi chiedo a chi verrà in mente il Paradiso per la nostra insegnante.

Altro da commentare? Ah il console Giapponese... Deve aver pensato che gli italiani sono pazzi! E Odile? Resta a Ginevra, lontano dalla madre e tutta sola soletta, ora che la donna che l'ha cresciuta è morta?

A domani,

Marianna


Commenti

  1. Perché tiferebbe per Tancredi e Marta se non sapesse delle loro storie? Hanno storie anche familiari non tanto facili e due storie matrimoniali anche se in modo diverso fallimentari.
    Beh lui è Matilde-centrico ma in negativo. Male non gli farà interagire con la cugina di sicuro.....Marta non a caso dicendo che è felice per Vittorio ma che non si aspettava che avvenisse tutto in famiglia sembra voler fare presagire qualcosa. Anche se onestamente vedo il Sant'Erasmo molto lontano dalla modernità della Guarnieri....
    Insomma mi ha colpito quando Tancredi ha detto durante la confessione che voleva solo che lei lo amasse. E' figlio del suo tempo e ha fatto delle cose terribili per amore o meglio per quello che lui chiama amore ma probabilmente non si è nemmeno mai sentito amato dalla moglie e lei ora come ora mi sembra molto lontana da lui.
    Decisamente bellissima la storia di Gian Lorenzo. per una Clara molto sognatrice. D'altronde allora per un uomo fare carriera da sarto/stilista non era cosa facile no?

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    Risposte
    1. Conoscendo le storie di entrambi, il loro amore mi appare un ripiego. Tancredi ama la moglie, come Marta Vittorio. A me non piacciono i "ripieghi". Apprezzo, invece, il ritrovarsi e vivere finalmente un amore che è stato da sempre grande, anche se ha avuto problemi.

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