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Il Paradiso delle Signore 8 - puntata 90

 Irene e Concetta si incrociano sul ballatoio, prima di andare al lavoro e la signora Puglisi prova a farsi dire dall'amica della figlia quali siano le preoccupazioni di Maria. La Cipriani prova a sviare Concetta, ma la sarta non ci casca. È chiaro che la capocommessa è in difficoltà.



Matteo passa per la caffetteria, prima di andare al lavoro. Salvo gli parla delle minigonne che arriveranno al Paradiso, ma lui è pensieroso. Su sollecito del barista, prova a recuperare, e ascolta il parere dell'amico di suo fratello che ritiene che andare a dormire in pace con la propria coscienza non abbia prezzo.

Delia mostra alle colleghe, nello spogliatoio, un abito corto. A Elvira non spiace, ma non osa immaginare la reazione della madre di Tullio, se lo indossasse. Agata pensa al padre e Rosa ricorda loro che nessuno le deve condizionare.

Irene sale in atelier per dire all'amica della conversazione con la madre. L'ha tranquillizzata? Lo ha fatto, ma sospetta. Dunque, Maria deve sforzarsi di pensare più al matrimonio e meno a Matteo.

Salvo porta i caffè al Paradiso e avvicina Conti che girovaga nel negozio. Il direttore non si accorge che è appena entrata Marta. Così lei lo sorprende alle spalle. Lui si volta e le sorride felice di accoglierla nel suo Paradiso. Quando vuole, può venire a fare acquisti anche da loro. Sì, andrà a comprare la minigonna, scherza lei. Amato saluta la Guarnieri e i due si scambiano un'occhiata, ricordando quanto accaduto ieri e si propongono di fare colazioni sospese per i bisognosi. Conti, resta in silenzio, ma rimasto solo con la ex moglie, le chiede di cosa parlassero. Marta gli racconta della ragazza madre e lui le consiglia di non lasciarsi coinvolgere troppo, come suo solito.

Al Circolo Tancredi prova a capire cosa stia meditando Umberto su Barbieri. Guarnieri gli dice di aver capito che è molto ambizioso. Per l'editore deve fare attenzione. L'ossessione è pericolosa. No, Barbieri, per il banchiere, è solo un piccolo incidente di percorso.

In ragioneria Matteo consegna a Barbieri i conti che gli ha chiesto Vittorio. Bussano alla porta. È Lamantia che vorrebbe parlare con Marcello. Cerca un editore per promuovere biblioteca e asilo della fabbrica. È uscito anche un articolo sul Corriere della Sera. Portelli chiede di poterlo leggere. C'è una grande lode all'imprenditore. 

In caffetteria Vittorio e Roberto pranzano e parlano del prossimo evento al Paradiso, per l'arrivo della Quant. Ciro interviene, contrariato da certe novità. Conti gli fa notare che i cambiamenti non si possono fermare. Arriva Agata per prendere dei panini e il direttore ne approfitta per chiedere alla commessa cosa ne pensa della minigonna. Lei ammette che si sentirebbe a disagio, nell'indossarla. E le colleghe? La pensano più o meno come lei. Dunque, per la sfilata... Ah, ma non si deve preoccupare. Non le indosseranno loro. Sfileranno modelle professioniste.

Agata rientra in negozio e spiega a Delia e a Rosa che non sfileranno loro con la minigonna. Ci saranno modelle professioniste. Rosa tira un sospiro di sollievo. L'unica dispiaciuta è Delia che assicura di non essere interessata ad attirare l'attenzione degli uomini.

In atelier Maria è molto presa dalle modifiche agli abiti che dovranno indossare le modelle. Ciro, che le ha portato il pranzo, la sollecita a mangiare qualcosa. La madre incalza la figlia: esistono altre cose, oltre il lavoro. Il matrimonio, ad esempio, non ci pensa? C'è tempo, assicura la stilista! Non c'è tempo. Concetta incalza la figlia, ricordandole quanto Vito sta facendo per lei e  Maria sbotta, sotto pressione. Si sente soffocare. Il padre, all'ignaro delle preoccupazioni di Maria, gli passa gli annunci che ha trovato e lei grida, rivendicando un po' di aria per respirare.

In negozio Clara si accorge che la ragazza povera di ieri ha rubato una tutina per la bambina. La avvicina per chiederle di restituirla. Lei insiste che deve coprire la figlia, ma non ha i soldi per pagarla. Si avvicina Elvira per convincere la sconosciuta a fare quanto le ha chiesto la collega, ma la donna non collabora e le Veneri chiamano Vittorio che trattiene la ladra nel suo ufficio. La donna insiste per andare via, ma lui le spiega che la trattiene solo per il suo bene. Ha chiamato una persona che la conosce. Marta li raggiunge poco dopo e sorpresa incrocia lo sguardo della donna di ieri. La ragazza le ha mentito. Non vive con la zia. Dorme per strada. La Guarnieri si offre di aiutarla e Vittorio chiede all'ex moglie di prendere in negozio tutto quanto serve alla piccola.

Marcello si prepara ad andare via e chiede al fratello di andare con lui. Portelli, depresso, resta al lavoro. L'articolo su Vito lo ha molto demoralizzato. Suo fratello prova a fargli capire che Maria non ha scelto Lamantia per la sua posizione sociale. Lui deve credere in se stesso. E poi ha fatto notevoli passi avanti, in pochi mesi.

Marta porta in villa la mamma con la bambina e in salotto le chiede di raccontarle la sua storia. La ragazza le racconta di un ragazzo, il figlio di una portiera, nel palazzo dove lavava le scale. Si sono innamorati, così lui diceva, ma quando lei ha scoperto di essere incinta, lui si è lavato le mani. La famiglia l'ha buttata fuori di casa e lei è rimasta sola. Ha chiesto aiuto a un convento di suore, dove è rimasta per mesi, ma poi la madre superiora ha cominciato a farle discorsi strani, sulla sua giovane età e sulla difficoltà della maternità, insistendo affinché affidasse la bambina, a una coppia di sua conoscenza. Così è scappata dal convento. Non darà mai a nessuno la sua bambina. Marta la rassicura. Le prenderà una stanza in una pensione per lei e la piccola. Così sarà al caldo e domani mattina andrà da lei per decidere il da farsi.

Maria, tornata a casa, ripensa alla proposta di matrimonio di Vito e ai baci con Matteo. Bussano alla porta. È Concetta con la cena. Maria si sente male. La madre si preoccupa. Vorrebbe chiamare il padre, ma lei le chiede di non farlo. Cosa le succede? La stilista la guarda angosciata.

Marcello e Rosa, dopo cena, parlano di principi e compromessi. L'argomento scivola poi su qualcosa di più futile: la minigonna. La Venere la indosserebbe? Lei non lo escluderebbe. Mhmm! Barbieri non n'è convinto. Bussano alla porta. È Matteo che vuole parlargli. Rosa si ritira e il ragioniere parla a Barbieri della proposta di Guarnieri. Portelli vorrebbe accettare, ma il fratello lo invita a non farlo. Guarnieri lo userebbe solo contro di lui. Il contabile lascia l'appartamento, turbato, accusando Marcello di pensare solo a se stesso.

Concetta aiuta la figlia a prepararsi per la notte e la pettina, come quando era piccola. Mentre lo fa, invita la sua primogenita a confidarsi con lei e Maria lo fa, le dice quello che le accade: ha il cuore diviso a metà. Una parte ama Vito e l'altra Matteo. Le assicura che sono stati solo due baci. Due baci che le hanno sconvolto la vita. La madre l'abbraccia e teneramente la attira a sé.

***


COMMENTO


Buonasera! Oggi mi sono commossa. Ho trovato bellissima la puntata in generale e ho amato, in particolare, due scene: Concetta e Maria che si affrontano in atelier, e Maria e la madre a casa, fino alla scena finale, con la signora Puglisi che pettina la figlia, come quando era bambina, e Maria che le confessa di avere il cuore diviso a metà. Scena meravigliosa, per la mia sensibilità. E brave entrambe le attrici.

Marta ha trovato la sua missione per la fondazione e credo che, per una donna che non può avere figli suoi, è una cosa bellissima potersi dedicare a chi dei figli li ha avuti fuori dal vincolo matrimoniale e difende, con le unghie e con i denti, la propria creatura. Anche qui, entriamo nella sfera dell'emozione intima. Questo è un argomento che ho sempre amato profondamente. Se avete letto "I Miserabili" di Victor Hugo e vi ricordate di Fantine e la sua piccola Colette, capirete di cosa parlo. Ecco, io queste storie le amo immensamente. Forse anche per questo sono rimasta legata ad Angela, la sorella di Marcello. Tra la bellissima e viziata (Ludovica) che si concede il lusso di andare a letto con chi le pare, prima del matrimonio, riuscendo a fare anche il matrimonio con un ricco armatore, preferisco la povera ragazza che, innamoratasi, resta incinta e soffre le pene dell'inferno, per crescere sua figlia, senza separarsi da lei. Dunque, se Marta s'impegnerà a difendere con la fondazione le donne madri e sole, avrà tutta la mia stima e il mio appoggio. Vogliamo parlare di Vittorio con lei? È stato come ritornare indietro nel tempo, con loro che provano ad adottare una bambina senza padre. Conti sarà anche infatuato di Matilde, ma è il marito ideale di Marta. Vedremo come andrà avanti la storia. Io la ragazza povera la farei lavorare da qualche parte, per garantirle il sostegno economico, indispensabile per mantenere la piccola. 

Quanto al resto, ho trovato molto credibile la conversazione tra Marcello e Matteo. Barbieri ha fiutato subito l'imbroglio, ma il fratello ha reagito come avremmo fatto anche noi, davanti a una ghiotta opportunità, respingendo le osservazioni di Barbieri, per voler credere alla buona fede del banchiere che gli ha presentato la questione sotto un'ottima luce, ma si accorgerà presto che ha ragione Marcello e purtroppo non gli sarà facile tirarsi indietro.

Aspetto di vedere le modelle professioniste con la minigonna! Chi sarà così audace da indossarla per prima tra le Veneri?

Marcello e Rosa, nel loro battibeccare, sono divertenti. Chissà se scoccherà la scintilla tra loro!

Chi sarà l'editore che darà lustro all'iniziativa della biblioteca e l'asilo della fabbrica di Lamantia che porta il nome del padre di Matilde? Ma ovviamente Tancredi!!! Sono sempre più convinta che alla fine la fabbrica tornerà nella mani della Frigerio, regalo di qualcuno che finalmente torna a vivere.

A domani!

Marianna

Commenti

  1. Sa fin dal principio mi sono chiesta dove potessimo collocare Concetta tra le madri. Io la trovo interessante perché è una figura che sta nella via di mezzo tra le varie Silvia, Adelaide e Agnese che hanno quasi rovinato/imposto la vita che volevano per le figlie e Gloria che invece sicuramente è una madre che si è sempre fidata molto della figlia e delle sue decisioni. Cosa ne pensa?
    Il punto è che proprio quello su Marta e Vittorio, non si può tornare indietro, soprattutto perché si è diversi ed è anche per questo che raramente si può dare una vera e propria seconda possibilità ad un grande amore.
    Concordo, a Marcello e Rosa hanno affidato lo spunto SanColombo mai sfruttato fino in fondo idealismo/capitalismo: anche la Colombo era una grande idealista e cocciuta, mentre Sant'Erasmo era cresciuto in mezzo ai milioni e realista. Rosa a mio parere è una sorta di incrocio tra Roberta e Stefania con una tendenza non indifferente a mettere in riga le persone. Che ne pensa?
    Sicuramente sono una coppia comica non indifferente per il momento e non mi dispiace mai vedere la coppia comica che diventa coppia romantica. Poche coppie romantiche hanno nelle corde la comicità perché a volte toglie al romanticismo. Per ora bene così, senza fretta no?

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    Risposte
    1. Concetta ha una dolcezza che ha trasmesso anche alle figlie. Forse perché la sua vita matrimoniale, nel bene e nel male, è felice. Per quanto riguarda i SanColombo, gli autori hanno sprecato il loro potenziale fin dall'inizio con l'interesse eccessivo di Marco per la Zanatta, deviando da quello che poteva essere il nucleo centrale della storia. Rosa è un'insegnate e ha il piglio di che deve trasmettere il suo sapere. A volte è fastidiosa, ma nel complesso mi piace.

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